Fiume e aeroporto, la Pescara del futuro

La proposte dal direttore del consorzio industriale: «Costruire terminal e scalo fluviale»

PESCARA.Incentivare i voli turistici per mostrare le bellezze naturalistiche d'Abruzzo. Riqualificare il tratto cittadino del Pescara, consentendo il collegamento diretto con l'aeroporto. E' l'idea di Attilio Novelli, direttore del Consorzio industriale dell'area Chieti Pescara, autore di un progetto (a destra) finalizzato al rilancio dello scalo e alla riqualificazione del parco fluviale.

Una formula innovativa, quella pensata da Novelli: oltre al miglioramento dell'area a ridosso del fiume, è previsto un collegamento del porto con l'Aeroporto d'Abruzzo, «attraverso il corso d'acqua e con l'utilizzo di battelli simili a quelli in servizio sulla Senna a Parigi». Proposta la costruzione di due strutture: un terminal e uno scalo fluviale. Dopo aver ritirato i bagagli, i turisti accederanno allo scalo senza uscire dal terminal.  «Il trasferimento sarà garantito attraverso un ponte di collegamento che scavalcherà l'Asse attrezzato». 

La seconda struttura, sede dello scalo, si affaccerà direttamente sul fiume. Su un tratto che Novelli vuole trasformare, attraverso opere di consolidamento degli argini e di scavo, «in uno specchio d'acqua con porticciolo e pontili».  La posizione è stata scelta per la vicinanza con l'area individuata per la costruzione del nuovo terminal. Una scelta dettata dalla possibilità di effettuare un collegamento tra le due strutture, separate in quel punto soltanto dall'Asse Attrezzato, tramite il ponte, che sarà «posto a una quota adeguata per consentire il libero transito dei mezzi». 

Dopo aver raggiunto il fiume, i viaggiatori, tramite una scala mobile, accederanno alla banchina per salire sui battelli che, nel loro itinerario verso la foce, garantiranno soste intermedie: gli ospiti potranno praticare escursioni o osservare le bellezze naturali. I più sportivi potranno optare per la pista ciclabile. «Partendo dallo scalo usufruiranno di biciclette per inoltrarsi in un percorso lungo gli argini che li condurrà fino al porto». 

Terminato l'itinerario, i battelli attraccheranno al porto turistico: per i viaggiatori ci sarà la possibilità di fare escursioni in mare aperto o di viaggiare verso l'entroterra. Dopo i tour programmati, si ripercorreranno le tappe per raggiungere il terminal.  «Si è molto discusso dell'aeroporto e del Pescara nell'ultimo periodo», conclude Novelli. «Il progetto può sensibilizzare i politici perché venga riqualificato il tratto del fiume e riportato in auge l'aeroporto». Utilizzare l'aeroporto d'Abruzzo a scopo turistico, dunque, facendo diventare Pescara una piccolissima Parigi.

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