Fucino, stop all’irrigazione dal sabato al lunedì 

Coldiretti Abruzzo stima danni per oltre 200 milioni alle colture della Marsica  In difficoltà gli allevamenti per la mancanza di foraggio, giù la produzione di latte

AVEZZANO. Canali secchi, campi bruciati dal sole e divieti di irrigazione su tutto il territorio. La siccità nella Marsica miete vittime quotidianamente. L'allarme è stato lanciato qualche settimana fa dal consorzio di Bonifica che ha chiesto ai sindaci di firmare immediatamente un'ordinanza con la quale si bloccava l'irrigazione nei campi.
Subito è arrivato l'ok dei primi cittadini dei Comuni del Fucino che per il week end hanno imposto il divieto agli agricoltori di irrigare.
La situazione però nonostante ciò non è migliorata. Le alte temperature, il sole e l'assenza di piogge hanno messo in ginocchio il mondo contadino. L'acqua è scomparsa dai canali del Fucino e tante associazioni si sono mobilitate per salvare i pesci rimasti intrappolati nel fango.
I problemi per gli agricoltori però non sono finiti. Secondo una stima di Coldiretti, infatti, proprio a causa della mancanza di acqua i danni causati dalla siccità ammonterebbero a circa 200 milioni di euro. I contadini che avevano seminato e iniziato a coltivare ortaggi destinati alle tavole di tutta Italia sono stati costretti a spendere soldi che mai gli rientreranno. Solo il cinquanta per cento della produzione, infatti, potrà essere raccolta e portata nei mercati, la restante invece sarà distrutta a causa della carenza di acqua.
Per questo buona parte degli agricoltori delle oltre duemila aziende del Fucino non riuscirà neanche a coprire le spese sostenute per le colture. Nelle ultime settimane, non migliorando la situazione climatica e persistendo l'ondata di caldo su tutto il territorio, il consorzio di Bonifica e i sindaci hanno deciso di fare una nuova ordinanza, questa volta ancora più restrittiva: stop all'irrigazione dal sabato, dalle 10, alle 20 del lunedì. Qualche Comune ha inoltre provveduto anche a bloccare l'irrigazione anche nelle ore diurne, come per esempio Luco dei Marsi. «La situazione dei campi in alcune zone è veramente drammatica perché non c'è più acqua», ha raccontato Dino Iacutone, agricoltore ed ex presidente del consorzio di Bonifica, «parliamo del Bacinetto, tra San Benedetto dei Marsi e Borgo 8000, dove da tanti giorni non entra più acqua nei canali. Anche la zona centrale del Fucino è messa male, i pozzi non riescono a portare acqua e molte aree sono a secco. Ci sono troppe difficoltà, è veramente dura. In tanti non possono neanche trapiantare le nuove piante di finocchi perché non c'è acqua e questo purtroppo avrà delle ripercussioni sul mercato. Speriamo nella perturbazione dei prossimi giorni che ci porti almeno una boccata d'ossigeno».
Ma nel territorio marsicano risente dell’emergenza anche la zootecnia a causa della mancanza di foraggio e delle condizioni climatiche che incidono sullo stress degli animali e sulla produzione di latte.
Intanto nei giorni scorsi è stato presentato il maxi finanziamento di 70 milioni di euro provenienti dal Masterplan per l'impianto irriguo del Fucino. Entro il prossimo anno dovrebbero partire i lavori per la rete irrigua intubata (circa 150 chilometri) che servirà a trasportare acqua su un’area di 12 mila ettari.
Eleonora Berardinetti
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