Gas, trivelle in Adriatico: il no dall’Abruzzo 

Da Di Tizio (Wwf) ad Acerbo (Rifondazione) e Forum H20 le critiche alla decisione del governo Meloni

PESCARA. Il via libere alle trivelle in Adriatico scatena reazioni in Abruzzo. «Il governo Meloni dovrebbe fare quello che non hanno fatto i governi precedenti: scommettere sulle rinnovabili e cambiare l'approccio italiano al tema dell'energia, cosa che, negli ultimi anni, non è mai stata fatta con la giusta determinazione».
Così afferma il presidente nazionale del Wwf, Luciano Di Tizio, secondo cui «concedere nuovo spazio alle trivelle rappresenta un errore grossolano». Almeno tre, spiega Di Tizio, i motivi per cui si tratterebbe di un errore: «Il gas disponibile in Adriatico - sostiene - è di quantità limitatissime; in Italia vige un regime di concessioni per cui il gas non appartiene allo Stato da cui proviene, ma appartiene al titolare della concessione e lo Stato è quindi costretto ad acquistarlo; puntare sul gas significa tamponare il problema, ma non risolverlo».
La soluzione, a detta del Wwf, è invece quella delle rinnovabili: «Puntando sulle rinnovabili, nello stesso lasso di tempo si avrebbero delle soluzioni che vanno verso il futuro. Tamponare significa guadagnare qualche mese. Scegliere la strada delle rinnovabili - conclude Di Tizio - significa cercare di risolvere il problema a lungo termine».
Sulla stessa lunghezza d’onda è il segretario nazionale di Rifondazione Comunista, Maurizio Acerbo, che accusa la premier di incoerenza: «Giorgia Meloni nel 2017 votò si come Salvini al referendum no-triv, accusando il Pd di essere al servizio delle lobby contro l'ambiente. Ora il loro governo sblocca le trivellazioni per la gioia delle stesse lobby. Si dà il caso che non solo votarono sì al referendum, ma il divieto entro le 12 miglia e nelle aree marine protette che ora viene cancellato era un provvedimento del governo Berlusconi proposto dall'allora Ministra Prestigiacomo. Anche Giorgia Meloni era ministra di quel governo e votò quel divieto che oggi abolisce». E il Forum H2O, concludendo, aggiunge: «Il tutto mentre ogni giorno vengono depositati al Ministero dell'Ambiente centinaia di progetti per sfruttare la vera risorsa che l'Italia ha in abbondanza, il sole. Solare, eolico e altre rinnovabili producono energia a prezzi bassissimi; assieme a efficienza e risparmio sono l'unica strada da seguire». (u.c.)