Geat, 7 lavoratori in mobilità

Alanno, aperta una trattativa per la coop che presta servizi nell’industria Ico

ALANNO. Dal 10 febbraio, sette lavoratori della cooperativa Geat che presta servizi nell'industria ex Kimberly Clark, di Alanno, ora Ico, saranno posti in mobilità. La Geat opera su 35 cantieri in diverse regioni d’Italia e su 4 sedi in Abruzzo e applica ai propri dipendenti il contratto di lavoro nazionale dell’autotrasporto, spedizione merci e logistica.

L'organico ex Kimberly trasferito alla Ico è costituito da 35 maestranze, per le quali l’azienda ha comunicato l’eccedenza di personale dopo l'entrata Ico, che del resto non richiede di assorbire detto personale. La situazione occupazionale dovrà essere completamente rimodulata a giugno prossimo, quando la Ico terminerà la produzione di prodotti per la Kimberly secondo quanto era stato concordato nell'accordo originario di vendita, poiché le necessità Ico, in relazione alle sue produzioni industriali, si basano su organici più ristretti. Tuttavia, malgrado le prospettive non siano delle migliori, in Provincia è stato raggiunto un accordo che lascia intravedere buone prospettive per la futura occupazione. C’è stato un incontro con il presidente Antonio Di Marco, assistito dalla dirigente Nicoletta Bucco, le parti sociali (Orazio Noberti della Fit Cisl e Franco Rolandi della Filt Cgil), Maurizio Chierici della Rsu e l'azienda, rappresentata dal presidente Bruno Rossi e dal responsabile territoriale Massimo Campitelli. Nell’incontro è stato proposto da Di Marco l’assunzione dell’impegno di ripescaggio degli stessi dipendenti, entro il 31 dicembre, laddove si dovessero aprire nuove prospettive di lavoro in Abruzzo o fuori regione. «L’azienda», afferma Di Marco, «si impegna a verificare la possibilità di reinserire i lavoratori con i servizi di prestazione di lavoro, qualora si registrasse un aumento del volume di affari. Verificheremo periodicamente tale disponibilità. Abbiamo proposto l'attivazione di percorsi mirati di riqualificazione professionale, rivolti prioritariamente al personale in esubero o in mobilità».

Walter Teti

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