Le figure più rappresentative della massoneria (foto Giampiero Lattanzio)

MONTESILVANO

I massoni alla grande riunione abruzzese 

Il Grand Hotel si trasforma nel tempio per 180 iscritti venuti anche da Siria e India

MONTESILVANO. La massoneria si è data appuntamento per questo fine settimana al Grand Hotel Adriatico di Montesilvano in occasione della prima riunione annuale dell’Alleanza Universale Massonica (Aum). Sono in 180, di svariate nazionalità, i massoni presenti. Tra di loro anche una ventina di abruzzesi, tra cui alcune new entry, come Nicola Liberatore, e veterani, come Fernando Rucci, Sovrano Gran Commendatore dell’Unione Logge Sovrane del Mediterraneo. Ed è proprio quest’ultimo l’ideatore della nuova Alleanza, costituita a Madrid il 13 ottobre del 2018 e che raggruppa sessanta Comunioni massoniche di tutto il mondo.

I più giovani mentre salutano indossando il grembiule

A entrare nel “tempio”, ieri mattina, accompagnati dai rispettivi inni nazionali e dai rituali previsti dalla massoneria, sono stati infatti rappresentanti provenienti dall’Europa, come italiani, greci, francesi, albanesi, rumeni, ma anche dall’America del Nord e del Sud (statunitensi, argentini, paraguaiani, brasiliani, boliviani), dal Medio Oriente (Siria, Libano), dalla Cina e addirittura dall’Oceano Indiano. «L’Alleanza è nata con l’obiettivo di portare avanti i principi della Libera Muratorìa di libertà, uguaglianza e fratellanza fra gli uomini», spiega Rucci. «Noi siamo contro alcune strutture massoniche che riteniamo essersi lasciate andare nei confronti dei poteri forti e della finanza internazionale. Noi siamo contro ogni verità precostituita perché riteniamo che l’uomo, attraverso la ragione, possa andare oltre le verità che gli vengono presentate ogni giorno, come credi religiosi, aspetti storici, questioni di natura economica». Concetto ribadito da Rucci anche durante il suo intervento. «La Massoneria ha perso molto in questi ultimi tempi e la frammentazione delle Comunioni è la prova che si è perso di vista il fine ultimo della nostra istituzione», ha sottolineato. «La Massoneria, oggi, non può essere intesa come associazione umanitaria, dove menti eccelse si esercitano, nel segreto delle officine, in disquisizioni filosofiche ed esoteriche, con scopi meramente assistenziali, ma deve essere anche una palestra di idee per il miglioramento del tenore di vita dei singoli cittadini e per l’affrancamento dal bisogno, sia materiale che spirituale». A comporre le varie Comunioni dell’Aum soprattutto avvocati, notai, architetti, imprenditori, ma anche persone provenienti dai più svariati settori della società. Uomini e donne che, ieri mattina, con guanti rigorosamente bianchi, in segno di purezza, hanno indossato i simboli e i paramenti della massoneria, come la squadra e il compasso, e delle rispettive Logge, per entrare nel proprio tempio. Un luogo caratterizzato all’ingresso da due colonne al di sopra delle quali, da un lato campeggia un mappamondo, emblema di fratellanza tra i popoli, e dall’altro un melograno, simbolo di aggregazione. Tra i simboli sacri presenti nel tempio, invece, la Bibbia, il Corano e la Menorah accesa, il candelabro ebraico a sette luci. Ma se la cerimonia di presentazione all’interno del tempio è stata accessibile a tutti i 180 massoni presenti, non altrettanto accadrà oggi quando sono in programma incontri riservati a “fratelli” e “sorelle” con un determinato ordine di grado che, in rappresentanza delle rispettive delegazioni, si confronteranno su argomenti di carattere economico, finanziario, politico, ma anche ambientale, alla luce dell'attualità del tema.

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