I nuovi incentivi per sbloccare il lavoro 

Sgravi consistenti fino all’esonero dei contributi a chi assume under 36, donne e percettori di Reddito di cittadinanza

L'AQUILA . Incentivi e agevolazioni per le aziende che assumeranno nel 2023. Decontribuzione totale per le imprese che sceglieranno giovani, donne e percettori di Reddito di cittadinanza ed esonero contributivo per gli imprenditori agricoli under 40 anni: sono le principali misure adottate dal Governo nella Manovra 2023 per incentivare l'occupazione e stimolare il mercato del lavoro.
La nuova legge di Bilancio prevede, in particolare, per le assunzioni di chi percepisce attualmente il Reddito di cittadinanza, effettuate dal 1° gennaio al 31 dicembre 2023, un esonero totale dei contributi fino a un tetto massimo di 6mila euro all’anno per ciascun lavoratore. L’agevolazione si può utilizzare per un periodo massimo di dodici mesi e scatta solo con contratto a tempo indeterminato o per la trasformazione di un rapporto di lavoro a termine in tempo indeterminato. Non si applica al lavoro domestico. I due nuovi incentivi non sono cumulabili.
DOPPIO BINARIO.
Esiste una seconda possibilità: l’agevolazione, già prevista da un decreto legge del 2019 che continua a essere in vigore, che dà diritto ad un esonero dai contributi previdenziali, sempre a fronte di assunzioni di percettori di Reddito di cittadinanza, pari all’importo mensile di sussidio percepito dal lavoratore, per un periodo uguale alla differenza tra il numero 18 e quello delle mensilità già utilizzate. In ogni caso, l'esonero non può superare i 700 euro mensili né può essere applicato per meno di 5 mensilità. L'agevolazione vale anche per contratti a tempo determinato e apprendistato. Le aziende che utilizzeranno l’esonero previsto dalla legge di Bilancio 2023, non potranno applicare anche quello in vigore dal 2019.
GIOVANI E DONNE.
Vengono prorogate, per il prossimo anno, le assunzioni agevolate di giovani fino a 36 anni e donne di qualunque età. Nel dettaglio, si tratta degli esoneri contributivi già previsti dalla Manovra 2021 a favore dell'inserimento nel mercato del lavoro di giovani e donne. Questo il meccanismo: la decontribuzione giovani si applica alle assunzioni a tempo indeterminato e per le trasformazioni dei contratti a termine in tempo indeterminato, per un periodo massimo di tre anni. È un esonero contributivo al 100%, fino a un tetto di 6mila euro per ciascun contratto. In alcune Regioni del Centro e del Sud, tra cui l'Abruzzo, l’agevolazione viene estesa a quattro anni. In base alla proroga inserita nella legge di Stabilità, la decontribuzione si può utilizzare per tutte le assunzioni effettuate nel corso del 2023.
La decontribuzione donne, invece, è valida per prevista per l’assunzione di donne disoccupate, con diversi paletti relativi alla durata della disoccupazione e al settore lavorativo di appartenenza. Si tratta di un esonero contributivo al 100%, fino a un massimo di 6mila euro, ma in questo caso l’assunzione deve determinare un incremento occupazionale per l'azienda che ne usufruisce. Infine, il Governo ha approvato l’esonero dei contributi per coltivatori diretti e imprenditori agricoli professionali che si iscrivono alla previdenza agricola nel 2023 e hanno meno di 40 anni. La decontribuzione è valida per un periodo massimo di 24 mesi.
I SETTORI.
Il ministero del Lavoro ha anche individuato i settori e le professioni caratterizzati da un tasso di disparità uomo-donna ai fini dell’applicazione degli incentivi alle assunzioni femminili nel prossimo anno.
Entrando nel dettaglio, i comparti con oltre il 25% della disparità di genere sono agricoltura (che vanta il 48%), costruzioni (82%), industria estrattiva (68,5%), acqua e gestione dei rifiuti (64,7%), industria manifatturiera (46,6%), industria energetica (44,4%), servizi di trasporto e magazzinaggi (58,1%), informazione e comunicazione (37,3%) e infine servizi generali delle Pubbliche amministrazioni (29,6%).
Lo sgravio previsto consiste nella riduzione del 50% per i contributi previdenziali a carico del datore di lavoro, applicata sulla nuova assunzione: per 18 mesi in caso di contratto a tempo indeterminato, 12 mesi per contratto a termine, 18 mesi per trasformazioni a tempo indeterminato, comprendendo il primo e il secondo rapporto di lavoro.
Solo relativamente alle assunzioni che rientrano nel periodo tra il 1° gennaio 2021 ed il 31 dicembre 2022, inoltre, lo sgravio arriva fino a coprire il 100% dei contributi previdenziali entro il limite massimo di 6mila euro annui.
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