I vigili urbani avranno le pistole

Approvata la delibera, gli agenti saranno armati anche di giorno
PESCARA. Sei ore di discussione, una cinquantina di emendamenti, un accordo trovato tra il sindaco e i rappresentanti di maggioranza e opposizione e, poco prima delle 17, l'approvazione della delibera: la polizia municipale sarà armata di giorno e di notte. Prima della fine dell'estate gli agenti municipali potranno girare con le pistole per determinati servizi: quelli di polizia stradale, servizi ausiliari di pubblica sicurezza, di sicurezza urbana, di protezione dell'armeria, nei servizi notturni e di pronto intervento. I vigili saranno senza pistole, invece, per i servizi di sorveglianza davanti le scuole, nelle manifestazioni di rappresentanza istituzionale e nei controlli anagrafici.
E' questa la conclusione di un consiglio comunale tormentato, con battibecco tra il sindaco Luigi Albore Mascia e il capogruppo Pdl Lorenzo Sospiri ma in cui, alla fine, la delibera è stata approvata da 25 consiglieri con il solo voto contrario di Fausto Di Nisio (Idv), mentre il consiglieri Pd Moreno Di Pietrantonio e Adelchi Sulpizio (Idv) si sono astenuti. Nell'organico di circa 160 vigili, saranno un centinaio, per il momento, a poter indossare le armi, ovvero il numero di vigili che ha superato il test psico-attitudinale a cui comunque saranno sottoposti ancora.
Ma la soluzione non è arrivata agilmente nel consiglio iniziato con l'opposizione - da Enzo Del Vecchio, Camillo D'Angelo, Gianluca Fusilli - che ha ricordato «che con nella delibera del 2007 era stato già deciso di armare i vigili di notte e che quindi la discussione doveva vertere sui servizi e non sull'armamento». Sono stati i servizi, ovvero che tipo di compiti svolgere con le pistole, a infiammare l'aula e, solo a ora di pranzo, si è trovato un accordo condiviso dal sindaco, da Massimo Pastore e Armando Foschi per il Pdl, il comandante della municipale, Carlo Maggitti, e da alcuni rappresentanti dell'opposizione.
Alla riunione, in cui si è stabilito non di revocare la precedente delibera del 2007 ma di modificarla, non ha partecipato il consigliere Pdl Sospiri. Così, una volta in aula, Sospiri è intervenuto definendo l'intesa «un accordicchio al ribasso che non avrebbe votato», mentre il sindaco Mascia gli ha risposto: «Non è un accordicchio, ma un accordo preso con grande responsabilità da maggioranza e opposizione».
Alla fine della giornata, la delibera è stata approvata ricevendo il plauso dei consiglieri d'opposizione che si sono goduti la ramanzina di Mascia a Sospiri. «Sospiri non è un uomo di partito», ha commentato Del Vecchio, «ha messo in dubbio la parola del sindaco che invece si è fatto garante dell'accordo stretto». Il consiglio comunale, poi, si è concluso con l'approvazione del piano di classificazione acustica che disciplina l'entità dei decibel da rispettare nei vari punti della città.
E' questa la conclusione di un consiglio comunale tormentato, con battibecco tra il sindaco Luigi Albore Mascia e il capogruppo Pdl Lorenzo Sospiri ma in cui, alla fine, la delibera è stata approvata da 25 consiglieri con il solo voto contrario di Fausto Di Nisio (Idv), mentre il consiglieri Pd Moreno Di Pietrantonio e Adelchi Sulpizio (Idv) si sono astenuti. Nell'organico di circa 160 vigili, saranno un centinaio, per il momento, a poter indossare le armi, ovvero il numero di vigili che ha superato il test psico-attitudinale a cui comunque saranno sottoposti ancora.
Ma la soluzione non è arrivata agilmente nel consiglio iniziato con l'opposizione - da Enzo Del Vecchio, Camillo D'Angelo, Gianluca Fusilli - che ha ricordato «che con nella delibera del 2007 era stato già deciso di armare i vigili di notte e che quindi la discussione doveva vertere sui servizi e non sull'armamento». Sono stati i servizi, ovvero che tipo di compiti svolgere con le pistole, a infiammare l'aula e, solo a ora di pranzo, si è trovato un accordo condiviso dal sindaco, da Massimo Pastore e Armando Foschi per il Pdl, il comandante della municipale, Carlo Maggitti, e da alcuni rappresentanti dell'opposizione.
Alla riunione, in cui si è stabilito non di revocare la precedente delibera del 2007 ma di modificarla, non ha partecipato il consigliere Pdl Sospiri. Così, una volta in aula, Sospiri è intervenuto definendo l'intesa «un accordicchio al ribasso che non avrebbe votato», mentre il sindaco Mascia gli ha risposto: «Non è un accordicchio, ma un accordo preso con grande responsabilità da maggioranza e opposizione».
Alla fine della giornata, la delibera è stata approvata ricevendo il plauso dei consiglieri d'opposizione che si sono goduti la ramanzina di Mascia a Sospiri. «Sospiri non è un uomo di partito», ha commentato Del Vecchio, «ha messo in dubbio la parola del sindaco che invece si è fatto garante dell'accordo stretto». Il consiglio comunale, poi, si è concluso con l'approvazione del piano di classificazione acustica che disciplina l'entità dei decibel da rispettare nei vari punti della città.
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