AUTOSTRADA

Il Cerrano torna sotto esame: per la riapertura si allungano i tempi 

Il viadotto interdetto ai Tir dal quale dipende tutto: il ministero chiede maggiori indicazioni al piano Aspi e coinvolge prefetture, protezione civile e vigili del fuoco

PESCARA . Si allunga il ritorno alla normalità sulla A14, e in particolare, si dilatano i tempi per la riapertura del viadotto Cerrano al transito dei mezzi di peso superiore a 3 tonnellate e mezzo. Quello di venerdì, che molti speravano potesse essere un incontro dirimente, si è rivelato l’ennesimo confronto tra il concessionario della tratta, Autostrade per l’Italia, e gli uffici del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, «nel corso del quale sono state verificate le misure per garantire la sicurezza del viadotto Cerrano sull’A14», si legge in una nota del Mit, diramata al termine del vertice.

Una nota attraverso la quale il ministero ha voluto informare i cittadini che «si è proceduto a verificare il piano di gestione delle emergenze connesso all’evento franoso che insiste sul viadotto. A seguito di un approfondito esame, l’ufficio del Mit ha fornito indicazioni volte al miglioramento del piano, prevedendo nello specifico delle soglie di intervento progressive maggiormente cautelative per la struttura. Nella stessa riunione, è stato concordato di inoltrare il piano alla autorità competenti, quali la prefettura, la protezione civile e i vigili del fuoco affinché le stesse possano suggerire in tempi brevi eventuali osservazioni. Successivamente alla condivisione del piano, il concessionario potrà avanzare istanza di rimozione dei provvedimenti cautelari consentendo, in caso di accoglimento, il ripristino del transito ai mezzi pesanti».
In buona sostanza, il Mit, attraverso il dirigente Placido Migliorino, ha “suggerito” delle migliorie al piano presentato da Aspi, per aumentare il livello di sicurezza, ma poi ha chiamato in causa le prefetture, la protezione civile e i vigili del fuoco che dovranno esaminare a loro volta il piano e dare l’ok, in seguito al quale si potrà mandare il carteggio ad Avellino per chiedere alla Procura la rimozione di divieti e limitazioni. Provvedimenti, è bene ricordare, imposti per motivi di sicurezza. Non è molto chiaro che cosa si intenda per “tempi brevi”, dal momento che è logico pensare che prefetture, protezione civile, vigili del fuoco, prima di dare il via libera condividendo col Mit la responsabilità di una scelta, vogliano esaminare il piano nel dettaglio, e magari anche effettuare qualche rilievo.
 (a.bag.)
©RIPRODUZIONE RISERVATA.