Il ministro Urso: nuovi permessi per estrarre il petrolio in mare 

Il titolare dello Sviluppo economico parla alle imprese: «Investiamo anche su transizione ecologica» Il presidente Marsilio rilancia la ferrovia Pescara-Roma: «Ci sono difficoltà, ma non fermiamoci ora»

PESCARA. Infrastrutture, Zes, transizione digitale, energia. Questi i temi al centro, ieri, della seconda e ultima giornata dell’Abruzzo Economy Summit, gli Stati generali dell’economia, organizzati dalla Regione Abruzzo, con la media partnership del Sole 24 Ore, il Centro e Rete8. Massiccia la presenza del mondo delle imprese e professioni, accademici e politici. Dall’Abruzzo Economy, il ministro dello Sviluppo economico Adolfo Urso, che ha partecipato in video, ha annunciato che è previsto «il lancio di nuove concessioni per l’esplorazione e l’estrazione di idrocarburi»: «L’articolo 4 del decreto Aiuti quater», ha spiegato, «prevede un aumento della produzione nazionale di gas volto in maggior parte a garantire da subito al sistema produttivo italiano, in particolare alle imprese gassifere, parte dei propri consumi a prezzi controllati e sostenibili, in anticipo rispetto a quanto estrarranno dalle concessioni che daremo in mare Adriatico. Per centrare questo obiettivo è previsto il lancio di nuove concessioni. La norma», ha detto, «non pregiudica né mette in discussione gli investimenti in atto e pianificati sul fronte della transizione ecologica».
Sempre da remoto, ha partecipato anche il presidente della Regione Marco Marsilio, costretto a casa da un infortunio. Insieme al governatore delle Marche Francesco Acqueroli, Marsilio ha parlato del Mmap (Marche Molise Abruzzo Puglia), cioè un progetto strategico per lo sviluppo della Dorsale adriatica centro meridionale: «Abbiamo riscontrato», ha evidenziato, «che questa fascia di territorio è quella che è rimasta più indietro nel campo delle infrastrutture. Lungo la costa adriatica e nelle trasversali appenniniche praticamente i collegamenti non esistono. Con le altre regioni coinvolte, siamo all’opera affinché anche questa parte d’Italia possa garantire ai suoi cittadini gli stessi diritti che hanno tutti gli altri di poter muovere con la stessa velocità persone e merci». E questo, per Marsilio, a tutto vantaggio delle aziende. A proposito di infrastrutture, e in particolare della ferrovia Roma-Pescara, il presidente ha detto di aver parlato con il consigliere politico del ministro Salvini in relazioni alle dichiarazioni sulle difficoltà riguardanti la linea Roma-Pescara. «Sono difficoltà oggettive», ha detto, «e il ministro fa bene a esporle, nel suo stesso intervento però il ministro ha detto pure “non mi rassegno”».
Per la Regione, c’era anche il presidente del Consiglio Lorenzo Sospiri, che ha aperto i lavori: «L’Abruzzo», ha spiegato, «sta viaggiando sulla giusta strada dello sviluppo. Deve rimanere una grande regione industriale, pur essendo la regione verde d’Europa. Vanno individuate misure utili per rafforzare i nostri presidi industriali». E a proposito di aziende, il commissario Zes Abruzzo, Mauro Miccio ha fatto presente, nel corso di una tavola rotonda, a cui hanno preso parte Silvano Pagliuca, Vincenzo Garofalo, Giuseppe Ranalli, Riccardo Toto, che ci sono in Abruzzo grandi imprese pronte ad investire nella Zes: «Abbiamo contattato quasi 120 aziende e di queste quasi tutte stanno partendo con gli investimenti. Grazie all’autorizzazione unica si riducono i tempi; velocità e semplificazione amministrativa sono fondamentali per stimolare gli investimenti; la burocrazia deve essere amica. Per l’Abruzzo sono disponibili, inoltre, più di due miliardi, tra fondo complementare e Pnrr, che danno una sferzata e un supporto alla crescita. In prospettiva prevediamo un Pil superiore all’aspettativa nazionale per il 2023». Per il presidente di Confindustria Abruzzo, Pagliuca, «la Zes è una grande opportunità per la Regione, che però da un po’ di anni è in sofferenza a causa della mancanza di infrastrutture».