Il Movimento 5 Stelle lavora sul programma e il 22 maggio c’è Grillo

La candidata a sindaco Sabatini: «Una bozza è già pronta» Intanto è polemica con il Comune sull’illuminazione

PESCARA. Il Movimento 5 Stelle è al lavoro per completare il programma elettorale del candidato sindaco Enrica Sabatini. Un lavoro frenetico per completare il tutto prima di Pasqua. «Una prima bozza è già pronta», rivela la Sabatini, «ora siamo in attesa di incrementare il documento con le problematiche segnalate dai cittadini tramite dei questionari».

Intanto, è stata fissata un’altra data importante nell’agenda del Movimento 5 Stelle: quella del 22 maggio, quando a Pescara arriverà il loro leader Beppe Grillo. Il comico ha confermato la sua presenza per quel giorno.

Insomma, nel M5S fervono i preparativi per le elezioni del prossimo 25 maggio che potrebbero segnare un exploit dei grillini. Il Movimento 5 Stelle, del resto, non si è mai misurato in Abruzzo, né tantomeno a Pescara dove la situazione politica appare fortemente ingarbugliata. Da una parte, il centrodestra che si presenterà quasi certamente diviso con due candidati sindaci, l’uscente Luigi Albore Mascia, sostenuto da Forza Italia, Pescara futura e Fratelli d’Italia-An e il presidente della Provincia Guerino Testa, appoggiato dal Nuovo centrodestra e dall’Udc; dall’altra, il centrosinistra, uscito dalle primarie con la vittoria di Marco Alessandrini, che ha avviato una campagna elettorale, al momento, molto soft. Il Movimento 5 Stelle, quindi, potrebbe essere favorito proprio da questa situazione.

I grillini, del resto, sono già partiti con una campagna elettorale molto agguerrita. Proprio alcuni giorni fa hanno convocato una conferenza stampa per denunciare un appalto del Comune sulla pubblica illuminazione da 29 milioni di euro, a loro dire, irregolare. Irregolare, perché l’amministrazione comunale avrebbe omesso di presentare il Piano regolatore dell’illuminazione comunale (Pric) obbligatorio, per consentire «il contenimento dei costi, per garantire le necessarie condizioni di funzionalità e sicurezza a tutela dell’incolumità dei beni e delle persone e la riduzione dell’impatto ambientale in termini di emissione di anidride carbonica».

«È fondamentale predisporre questo strumento», spiegano i grillini, «prima della definizione di qualsiasi intervento di riqualificazione energetica che interessi l’illuminazione, in quanto permette la definizione delle classi illuminotecniche delle strade, assegnando per ciascuna sezione stradale il corretto requisito illuminotecnico da rispettare. Il Comune è tenuto a dotarsi di tale strumento obbligatorio entro 4 anni dalla data di entrata in vigore, il 2005 e ulteriori 5 anni scaduti nel marzo scorso».

Ieri, in proposito, è arrivata la replica dell’amministrazione comunale per bocca dell’assessore alle società partecipate Marcello Antonelli e dell’amministratore di Pescara gas, la società comunale che gestisce la pubblica illuminazione, Tullio Tonelli. Scrivono in una nota Antonelli e Tonelli: «La redazione del Piano regolatore dell’illuminazione comunale non ha nulla a che vedere con l’appalto per la gestione, manutenzione ordinaria e riqualificazione dei 21.500 punti luce già esistenti a Pescara e ha visto la partecipazione di 5 tra le maggiori imprese italiane». Il comunicato prosegue: «L’affidamento del servizio, scaduto nei giorni scorsi, era un obbligo normativo, per non rischiare di bloccare la manutenzione quotidiana delle luci cittadine e di provocare il black out del territorio. Il Piano è uno strumento urbanistico di programmazione che non c’entra con la gestione ordinaria».

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