CORONAVIRUS

Il prof Parruti: mascherine utili ma devono essere lavate 

Il direttore di Malattie infettive a Pescara risponde su Rete 8 alle domande dei cittadini: «Cuocete o mettete sotto l’acqua il cibo che comprate al supermercato»

PESCARA. Le mascherine, utili per proteggerci ma da lavare. I consigli sul cibo, dove il virus si può annidare, infìdo e pericoloso. E poi: i posti letto disponibili tra Pescara e Penne per fronteggiare l’emergenza e il surplus di tamponi. Sono stati tanti i temi affrontati ieri sera (venerdì 13 marzo e in replica venerdì 20 alle ore 21) in tv, su Rete8, dal direttore di Malattie infettive dell’ospedale di Pescara, Giustino Parruti, intervistato dal giornalista Paolo Castignani e poi sottoposto alle domande dei telespettatori

Il medico, punto di riferimento della task force attrezzata dalla Regione contro l’epidemia, ha spazzato via molti dubbi dei cittadini, facendo chiarezza in particolare su un argomento chiave: «Le mascherine», ha puntualizzato, «sono utili per difendersi dal virus», specie in luoghi come i supermarket dove il movimento di persone è continuo, «ma se non si possono cambiare, vanno lavate utilizzando prodotti detergenti e poi lasciate asciugare». Non fare ricorso a questa procedura, ha precisato Parruti, rende inefficace la protezione e ci rende vulnerabili.
Un’altra informazione è stata fornita dal direttore di Malattie Infettive sul cibo acquistato al supermercato. Una telespettatrice ha chiesto se corresse pericoli, nel caso in cui qualcuno avesse starnutito su frutta e verdura prima che lei le avesse acquistate. «Cuocete la roba», ha risposto Parruti, «Oppure lavatela molto bene».

Più in generale, il medico ha fatto il punto della situazione, spiegando come stiamo assistendo all’apice della malattia anche grazie all’allargamento della base locale di infetti. «Abbiamo adottato standard molto alti per la protezione del personale», ha aggiunto, lodando la «risposta eccezionale» della Protezione civile alla richiesta di tute, quando si è verificata «una flessione delle scorte». Una risposta che ha spinto Parruti ad affermare che «non abbiamo alcuna percezione di essere soli», anche se «il nemico ci ha preso alle spalle», sorprendendo, ha spiegato, una struttura sanitaria che non si aspettava un attacco del genere, e anche se il gran numero di tamponi ha messo sotto pressione il laboratorio analisi. Ma sono stati ricavati già nuovi posti letto e la battaglia può essere vinta, grazie anche al contributo dell’informazione, «capillare», alla quale Parruti ha rivolto «un plauso perché sta spiegando al mondo intero che questo nemico si può fermare con il distanziamento sociale», unica arma contro i contagi. (e.r.)
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