Il Wwf: «Una colata di cemento a Pianella»

L’associazione ambientalista chiede di bloccare la costruzione di 12 case in una pregiata zona agricola

PIANELLA. Una colata di cemento rischia di deturpare uno dei tratti più belli della campagna pescarese. E' quanto denuncia il Wwf Abruzzo a Pianella dove una variante al Prg consentirebbe la trasformazione di 57.320 mq di suolo agricolo con ulivi secolari in zona residenziale. Il Wwf ha presentato alcune osservazioni alla delibera del 7 febbraio 2013 in merito alla proposta della ditta Di Tommaso, del programma integrato di intervento denominato “Pandora”, in contrada Colle Florido. Questa procedura, in Variante al Prg, fa parte di un gruppo di 14 programmi di intervento sul territorio di Pianella, 9 dei quali prevedono la trasformazione da zona agricola in zona residenziale. Tutto questo, fa sapere l'associazione ambientalista, con una procedura Vas (valutazione ambientale strategica) portata avanti senza tenere in alcun conto le osservazioni puntuali prodotte ad esempio dall'Arta e dalla Provincia di Pescara che sono state respinte senza valide motivazioni. In particolare, secondo il Wwf, l'intervento previsto in località Colle Florido è particolarmente impattante e distrugge oltre 10.000 mq di uliveti, «incredibilmente definiti nella relazione “terreno incolto”, zona tra l'altro sottoposta a vincolo idrogeologico», afferma l’associazione. Qui invece sono presenti decine di ulivi secolari che in parte sono stati già espiantati nonostante la variante non sia stata ancora approvata. Il Wwf fa rilevare che la cosa che lascia maggiormente sconcertati è l'assenza totale di benefici per il pubblico. Il regolamento sui programmi complessi tra pubblico e privato disciplina il bilanciamento tra l'utile che ottiene il privato che propone l'intervento e la contropartita per la collettività. In questo caso si tratterebbe di dotare quella zona di parcheggi che sarebbero utilizzati però solo dai residenti. Risulterebbe inoltre dalla documentazione che il proponente ha ceduto una superficie di 900 mq in zona artigianale-industriale all'amministrazione comunale ottenendo in cambio la possibilità di trasferirne la cubatura in residenziale (trasportata a Colle Florido). L'operazione secondo il Wwf è di dubbia legittimità. Infatti – sostiene l'associazione – mentre un'attività produttiva reca un vantaggio pubblico in termini di economia del territorio, la trasformazione di questa in un'attività speculativa (la vendita delle 12 case) non produce nessun beneficio per la collettività. «Per tutte queste ragioni», dichiara Loredana Di Paola del Wwf Abruzzo, «chiediamo al Comune di non procedere alla approvazione del provvedimento e di ristabilire la preminenza dell'interesse pubblico su quello di singoli imprenditori».

Claudia Ficcaglia

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