In arrivo il quinto centro sociale per anziani

30 Settembre 2024

Pubblicato l’avviso per la coprogettazione della struttura, Sulpizio: «Siamo vicini alle classi deboli»

PESCARA. Ai quattro centri sociali per gli anziani già esistenti a Pescara, se ne aggiungerà un quinto, nella zona centrale della città. Lo prevede l'avviso pubblico del Comune, settore Politiche per il cittadino, finalizzato alla selezione di soggetti del terzo settore per la co-progettazione dei centri diurni di aggregazione per la longevità attiva inseriti nel Piano sociale d'Ecad 15- Pescara. Attraverso l'avviso (pubblicato on line), il Comune raccoglierà proposte per la gestione dei centri all'interno di quattro strutture già individuate più una quinta struttura nuova.
Le quattro sedi già individuate si trovano in via Cesano (struttura polivalente "Britti), via Stradonetto 73, via di Sotto 8/12, via Nazionale Adriatica Nord 486. Per l'ulteriore centro, la struttura sarà proposta dai soggetti che risponderanno all'avviso: l'area individuata dal Comune è quella nel quadrilatero compreso tra via Paolucci, viale Riviera, via Ragazzi del 99/ via Milite Ignoto, via Raffaello/Corso Vittorio Emanuele.
La spesa complessiva per la gestione dei cinque centri diurni è pari a 322.575 euro, tra risorse del Comune e co-finanziamento da parte dei soggetti del terzo settore che saranno individuati come partner. Possono partecipare alla procedura i soggetti del terzo settore ma anche altre amministrazioni ed enti pubblici nonché soggetti privati inseriti nel partenariato. Per partecipare all'avviso, che fissa le modalità di compartecipazione del Comune, le domande vanno presentate entro l'11 ottobre.
«Le attività da realizzare nei centri sono di carattere ricreativo, culturale e sociale, secondo l'approccio dell'invecchiamento attivo», spiega l'assessore Adelchi Sulpizio, «nei centri che il Comune mette a disposizione della comunità in coprogettazione con il Terzo settore, vengono stimolate le capacità fisiche, cognitive, emozionali e sociali dell'anziano, prevenendo situazioni di solitudine e emarginazione determinate dalla carenza di reti parentali e amicali. I numeri ci dicono che abbiamo fatto bene a credere in questi centri, frequentati da circa 1.100 persone, e proprio per questo abbiamo deciso di incrementarne il numero, puntando sulla zona centrale, per una offerta più omogenea sul territorio».
Un nuovo centro sociale «vuol dire maggiore possibilità di stare insieme, di mantenersi attivi e di farlo con il sorriso», commenta il sindaco Carlo Masci, «grazie a tutte le realtà che collaborano con il Comune, i centri di aggregazione sono una bellissima opportunità per oltre mille persone, che altrimenti rischierebbero di vivere la terza e la quarta età senza avere relazioni utili per mantenersi attive. Ora è nostra intenzione aumentare ulteriormente questo numero».
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