In fuga dall’area vestina in tre anni via 500 abitanti

Penne perde 374 residenti: sotto accusa la crisi del lavoro e i tagli all’ospedale Popolazione in calo anche a Loreto e Farindola. Collecorvino unico paese in crescita

PENNE. I dati Istat sulla popolazione residente nell’area vestina fotografano al meglio la situazione dell’entroterra pescarese. È sempre più difficile mettere radici e rimanere ancorati nelle realtà distanti e mal collegate ai centri della costa pescarese. Penne, ad esempio, dal 2013 a oggi, ha visto una forte riduzione della popolazione residente: da gennaio 2013 a marzo 2016 la popolazione residente è passata da 12.614 a 12.240, ben 374 in meno. Un numero importante e che sembra destinato ad aumentare. Le problematiche legate al lavoro, la difficoltà a trovare posti di lavoro ai giovani, spingono moltissimi a lasciare il proprio paese in cerca di sistemazioni e città che possano offrire più comodità e opportunità. Penne negli ultimi tempi ha visto sprofondare il proprio tessuto lavorativo sia per la crisi dell’azienda d’alta moda Brioni che per il forte depotenziamento dell’ospedale San Massimo. Il capoluogo vestino, inoltre, paga ormai da tempo il mancato decollo di quella che doveva essere la zona industriale del Ponte di Sant’Antonio.

Le difficoltà dell’area vestina si ripercuotono anche nei centri più piccoli come Loreto Aprutino e Farindola, dove la popolazione è diminuita di circa 100 unità a testa. Dati un po’ più incoraggianti per Collecorvino, dove la popolazione si è mantenuta pressoché costante negli ultimi anni: un dato significativo e soprattutto frutto di una posizione strategica rispetto gli altri centri dell’entroterra vestino. Collecorvino è più vicina e risulta meglio collegata a Pescara e con il resto della costa e permette una crescente opportunità per l’insediamento di nuove attività commerciali.

Un dato costante di tutti i centri dell’area vestina presi in esame è la presenza maggiore di donne rispetto agli uomini: a Penne nel mese di marzo è stata registrata una popolazione di 5.994 uomini e 6.246 donne. Stesse percentuali anche a Loreto, Collecorvino e Farindola. In tutti i Comuni, tranne che a Collecorvino nel gennaio 2013, il saldo naturale è sempre stato negativo.

Le incoraggianti percentuali di Collecorvino hanno secondo il sindaco Antonio Zaffiri una duplice spiegazione: «La vicinanza con i centri della costa adriatica, in particolar modo con Pescara, ha sicuramente agevolato lo sviluppo della nostra rete commerciale. Mi piace però pensare la nostra città come una città dinamica e vicina alle esigenze dei cittadini e di tutti coloro che intendono intraprendere attività. Per l’edilizia, ad esempio, rilasciamo le concessioni in maniera celere e puntuale tra i 20 e i 30 giorni».

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