Vaccinazioni anti-covid

PESCARA / CORONAVIRUS

Inchiesta sui vaccini Covid, ora s’indaga sui contagi 

La procura manda i Nas ad acquisire documenti in ospedale, in Regione e alla Asl. Obiettivo: verificare se ci siano inadempienze dietro il recente aumento di casi

PESCARA. Si allarga l'inchiesta sui vaccini anti Covid che sarebbero stati somministrati a persone che non rientravano nell’elenco dei soggetti prioritari in base al Piano strategico nazionale. In questo stesso fascicolo, aperto qualche settimana fa dalla procura di Pescara, adesso si è aperto un nuovo filone che riguarda le attività messe in atto dalla Regione e dalla Asl per arginare l’attuale recrudescenza del contagio, segnata dalla variante inglese che sta imperversando soprattutto sul nostro territorio.

Luca Sciarretta
I sostituti procuratori Anna Benigni e Luca Sciarretta ieri hanno dato incarico ai carabinieri del Nas, guidati dal comandante Domenico Candelli (che già stanno indagando sull’utilizzo dei vaccini), di andare ad acquisire una serie di documenti negli uffici della Regione Abruzzo, della Asl di Pescara e all’ospedale Santo Spirito. Sarebbero stati acquisiti tutti gli atti che regolano al momento questa emergenza sanitaria per mettere a fuoco cosa effettivamente stanno facendo gli organismi deputati a contrastare, con le loro azioni, il diffondersi di questo contagio e in particolare, della variante inglese, responsabile, secondo gli studi eseguiti dal laboratorio di Genetica molecolare dell’università di Chieti, del 70% dei casi di Covid-19 accertati nella provincia di Pescara nelle ultime ore.
In particolare, Pescara e Montesilvano sono i due centri della regione maggiormente colpiti dall’impennata di positivi ed è appunto per questo che la magistratura pescarese ha disposto una serie di accertamenti, affidati agli specialisti del Nas, per verificare che si stia facendo tutto il possibile per arginare il dilagare dei contagi. Al momento il fascicolo della procura che, come detto, è sempre lo stesso con il quale si sta verificando la regolarità delle somministrazioni dei vaccini agli aventi diritto, è senza indagati. C’è soltanto una ipotesi di reato che è quella di omissione di atti d'ufficio.
I magistrati pescaresi stanno dunque lavorando in parallelo sia sul versante dei vaccini, per verificare se siano stati indebitamente somministrati a chi non ne aveva diritto (sono in corso accertamenti e verifiche su centinaia di persone), sia su questo acuirsi del contagio. Evidentemente la procura vuole capire se tutti i protocolli oggi esistenti riguardo la pandemia vengano rispettati e, anche, quali iniziative siano state intraprese dagli organi competenti per cercare, per quanto possibile in casi del genere, di arginare il diffondersi del contagio da Covid.

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