Inseguimento con sparatoria, un arresto 

Dopo un tentato furto a Spoltore i ladri fuggono sull’Asse attrezzato. L’auto si schianta, due banditi fanno perdere le tracce in campagna

SAN GIOVANNI TEATINO. Si è concluso con l’arresto di un malvivente e la fuga di due complici il lungo inseguimento notturno a colpi di pistola avvenuto sull’Asse attrezzato, fino a Dragonara. Il giovane acciuffato dal personale della squadra volante di Chieti è un 23enne di origine albanese, Davide De Gaetano, residente a Roma, finito in ospedale. L’auto sulla quale viaggiava, risultata rubata, è stata sequestrata insieme agli arnesi da scasso che la banda aveva a disposizione.
Questi i fatti, ricostruiti dai carabinieri di Pescara e dalla polizia di Chieti, intervenuti in maniera massiccia per bloccare il terzetto. L’allarme sulla presenza dei ladri scatta attorno all’1.40. Il proprietario di una Bmw si accorge che gli stanno portando via l’auto, in via Dante, a Spoltore. Gli uomini dell’Arma si muovono da Montesilvano, Loreto Aprutino e Penne per intercettare i ladri e bloccarli. Viaggiano su una Audi A6 con targa bulgara rubata a Porto D’Ascoli il 21 luglio che viene individuata dalle pattuglie mentre sfreccia lungo le strade di Spoltore per dirigersi sulla circonvallazione e poi sull’Asse attrezzato, in direzione monti. Ai mezzi dei carabinieri si aggiungono quelli della polizia di Pescara e Chieti ma i malviventi non ne vogliono sapere di fermarsi, sperano di farla franca. Vengono esplosi dei colpi di pistola, come testimonia un giovane che passava di lì ed è rimasto «senza parole» dopo aver sentito il rumore provocato dagli spari, «sette o otto» in tutto, prima di veder sfrecciare un’auto dell’Arma. All’uscita di Dragonara dell’Asse il conducente dell’Audi perde il controllo del mezzo, che procede ad altissima velocità, e si schianta contro il guard rail. I tre a bordo spalancano gli sportelli e cominciano a correre. Sperano di far perdere le tracce e si separano verso la campagna. Uno di loro, dopo aver scavalcato un muro, si infila negli spazi di una ditta e sale su un furgone. Lo accende, ingrana la marcia indietro, ignora gli agenti che lo stanno raggiungendo e rischia di investirli. In pochi secondi deve rinunciare perché gli pneumatici posteriori del mezzo sono bloccati e viene subito bloccato, anche grazie all’utilizzo dello spray al peperoncino di cui dispone la polizia. Non ha via di scampo. Non ha documenti con sé ma viene identificato: è De Gaetano e le sue condizioni di salute non sono delle migliori. Viene trasportato in ospedale, a Chieti, per una serie di accertamenti e poi ricoverato (con una prognosi di 30 giorni) perché nell’incidente ha riportato traumi e ferite. È piantonato, in vista dell’udienza di convalida di oggi. I suoi complici riescono a sparire mentre l’Audi (già segnalata a Miglianico) viene sequestrata. Al suo interno e nel bagagliaio c’è un bel po’ di materiale, tutti arnesi generalmente usati dai ladri: due grosse mole, quattro piedi di porco e una cesoia enorme, e poi cacciaviti, torce, guanti, una ricetrasmittente e un sacchetto di monetine. Completano il quadro due calcioli per fucile e 20 colpi a pallettoni. Il Ris di Roma dovrà esaminare tutto per capire se la banda ha lasciato tracce, preziose per le indagini. E il lavoro degli investigatori prosegue.
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