«Io, la signora Longari vi racconto la mia vita in questi ultimi tre mesi» 

Dall’indimenticabile campionessa di Rischiatutto all’inviata di Sky Carola Di Nisio E dal chirurgo Gasbarrini all’ex miss De Ponti: le testimonianze e le speranze

PESCARA. La giornalista teatina Carola Di Nisio di Sky inviata a Milano, il chirurgo di origini abruzzesi, Alessandro Gasbarrini, che lavora a Bologna e ha spopolato sul web con il suo video sulle mascherine intelligenti. E poi le testimonianze di Christian Iansante, speaker ufficiale di Fox e Radio 24 e voce della Disney, e di Fabio Celenza, youtuber e doppiatore di Propaganda Live. E ancora: la signora Giuliana Longari, originaria di Tocco da Casauria, storica campionessa del quiz Rischiatutto condotto da Mike Bongiorno, e la pescarese Cinzia De Ponti, l’unica abruzzese ad essere eletta Miss Italia nel 1979 e a partecipare a Miss Universo. Infine, lo sportivo Francesco Di Fulvio, campione del mondo di pallanuoto.
Sette personaggi abruzzesi raccontano l’esperienza personale vissuta nei tre mesi di lockdown e alcuni di loro, approfittando dei liberi spostamenti tra regioni consentiti da oggi, prenotano già il ritorno in Abruzzo. Per riabbracciare parenti e amici che non vedono da una vita e per trascorrere un po’ di tempo in relax al mare dopo mesi difficili.
LA TEATINA DI NISIO
INVIATA DI SKY TG 24
Le medie alle Orsoline e il liceo classico al Vico di Chieti, poi la laurea in Lingue a Pescara. Oggi la teatina Carola Di Nisio è una giornalista di Sky Tg24. Nei mesi di lockdown ha vissuto blindata a Milano con la sua famiglia e ha raccontato di una città deserta, spettrale, come non l’aveva mai vista. «Vivo nel cuore di Milano», racconta Di Nisio, «ho sempre lavorato, sono sempre stata in giro per fare servizi per il telegiornale. Ho lavorato super protetta da guanti e mascherine che ci ha dato Sky. All’inizio avevo tanta paura di contagiare i miei figli e mio marito. Quando tornavo a casa, mi spogliavo sul pianerottolo e andavo direttamente in bagno per lavarmi. Poi, ho superato questa paura. Dovevo continuare il mio lavoro perché noi giornalisti non possiamo fermarci. Non sono potuta andare in redazione, non ho potuto vedere i miei colleghi. Ma mi sono resa subito conto della gravità della situazione. Quando c’è stato il primo caso a Codogno, stavo facendo un servizio all’ospedale Sacco di Milano. Chiamai subito la rappresentante di mia figlia per dirle che la situazione era fuori controllo e che avrebbero chiuso le scuole. E così è stato».
Di Nisio si è divisa tra il ruolo di mamma e quello di giornalista. «Tenere blindati in casa due figli di 10 e 7 anni non è stato facile», confessa, «qui a Milano nessuno poteva mettere il naso fuori casa. Ho girato per le strade della città e fatto reportage. L’immagine più spettrale è stata quella di piazza del Duomo vuota. Ma anche metropolitane e bar erano deserti. In giro non si vedeva nessuno. Poi, sono stata anche a Bergamo per intervistare alcuni medici».
Ora, con la riapertura dei confini regionali, la giornalista teatina prenota il ritorno a casa. «Il 26 giugno torno a Chieti. Non vedo l’ora di riabbracciare la mia famiglia che non vedo da quattro mesi. Farò prima il test sierologico e poi scenderò nel mio Abruzzo».
LA SIGNORA LONGARI
MITO DI RISCHIATUTTO
Chi non ricorda Giuliana Longari, la campionessa del quiz Rischiatutto? Il suo cognome è Toro, della famiglia della Centerba che si fabbrica a Tocco da Casauria, ma tutti la ricordano come Longari, il cognome del marito.
Passò alla storia come concorrente sia per aver mantenuto il titolo di campionessa per 11 puntate sia per una la leggendaria frase a doppio senso del presentatore Mike Bongiorno, che la diretta interessata ha sempre negato sia mai stata pronunciata. Oggi la signora Longari ha 77 anni e vive a Riano, un paesino vicino Roma. «Vivo da sola», dice, «in questi mesi di lockdown mi sono organizzata facendomi portare la spesa a casa. Mio figlio e mia sorella vivono negli Stati Uniti e la lontananza si è sentita parecchio. Ma ho un gatto molto saggio, Briciolo, che mi fa da badante e mi ha fatto moltissima compagnia». L’Abruzzo le è rimasto nel cuore. «Mi manca moltissimo», ammette la signora Longari, «così come mi mancano tutti gli abruzzesi. Proprio in questi giorni, per la ricorrenza della festa della Repubblica, ho pensato molto a Filomena Delli Castelli, una gran donna politica, l’abruzzese eletta nel 1946 nell’assemblea costituente».
L’ABRUZZESE IANSANTE
LA VOCE DEL CINEMA
Christian Iansante, cresciuto nel quartiere Madonna delle Piane di Chieti scalo, è uno dei doppiatori più quotati del panorama italiano. Oltre ad aver doppiato grandi attori come Bradley Cooper, Brad Pitt e Johnny Depp, è la voce ufficiale del canale satellitare Fox e di Radio 24. «Ho vissuto questo periodo murato vivo a Roma. Le prime due settimane mi sono servite per riposare, la terza è stata di rigore, la quarta di noia e alla quinta non ce la facevo più a stare chiuso dentro casa. Viviamo in un clima di terrore ingiustificato perché questo virus ora non farà gli stessi danni che ha causato a marzo. Ma la gente continua ad avere paura. Qui a Roma, in piazza Mazzini, dove è pieno di uffici, l’altro giorno c’ero solo io seduto in un bar. Il vero problema ora sarà economico». Iansante ha ripreso a doppiare da un mese. «Io sono fortunato perché faccio tante cose», spiega l’artista teatino. «Oltre a doppiare le serie televisive, sono la voce di Fox, di Disney, degli spot di Disney Plus, di Radio 24 e di altre due radio di Roma. Con un microfono da casa ho potuto lavorare su trailer e spot pubblicitari. Chi sta soffrendo di più le conseguenze del lockdown sono gli attori, non i doppiatori. Il settore della recitazione è in ginocchio perché il cinema è fermo e i teatri sono chiusi. Non dimentichiamoci delle maestranze, di quelli che sono dietro alla macchina da presa, dal direttore della fotografia ai macchinisti, agli elettricisti, scenografi, costumisti. Questa è gente che è a casa da mesi e non sa quando ripartirà».
IL MEDICO GASBARRINI
E IL VIDEO VIRALE
Alessandro Gasbarrini è il direttore della Chirurgia vertebrale dell'Istituto ortopedico Rizzoli di Bologna. È legato all’Abruzzo perché suo padre Giovanni è stato tra i fondatori della facoltà di Medicina di Chieti e suo nonno, Antonio, di Civitella del Tronto, è diventato famoso in tutta Italia per essere stato il medico di tre pontefici: papa Paolo VI, papa Giovanni XXIII e papa Pio XII.
Gasbarrini ha spopolato sul web per un video tutorial sui dispositivi di protezione per il coronavirus. «Ma non era un video studiato o istituzionale per fare il boom di visualizzazioni», racconta, «ero appena uscito dalla sala operatoria e l’ho fatto per rispondere a un vocale di mia figlia che mi chiedeva come usare le mascherine. Ho mandato il video sulla chat di famiglia che abbiamo su Whatsapp, poi mia figlia l’ha messo su Facebook e mia moglie l’ha pubblicato sul suo sito e in mezz’ora lo avevano già tutti».
Il chirurgo, cresciuto a Chieti, ha vissuto mesi intensi dal punto di vista professionale. «Ho lavorato il doppio rispetto a prima», racconta Gasbarrini. «Qui a Bologna l’Istituto Rizzoli ha interrotto gli interventi elettivi e ha operato solo l’urgenza. La mia professione è fare chirurgia vertebrale, oncologica e degenerativa e i miei pazienti sono urgenti. Non ho saltato un giorno in ospedale, nemmeno il sabato, la domenica o i giorni di festa. I pazienti erano già fragili perché si trovavano in un periodo difficile e non potevano essere accompagnati dai parenti, quindi dovevo farmi vedere. Venivo in ospedale anche a dargli da mangiare».
Anche Bologna, come le altre città italiane, è stata deserta. «Si vedeva una città stranissima, vuota, il lockdown qui si è sentito molto. Non c’erano persone per strade, non c’erano rumori. Gli animali prendevano possesso delle strade: ho visto perfino porcospini». Di questa esperienza, però, ci sono stati anche alcuni lati positivi. «Ho capito cosa provano le persone anziane a stare chiuse in casa. Capire questo ci aiuterà a migliorare il loro approccio verso di loro. E poi ho riscoperto la bellezza dei congressi. Li ho sempre odiati perché mi portavano via dalla famiglia e dal lavoro. Adesso, invece, farli da casa in videoconferenza è uno spasso». Oggi riaprono i confini e Gasbarrini ha già in mente la prossima meta. «Ovviamente, Giulianova», sorride, «lì abbiamo la casa al mare che comprò mio nonno e non vediamo l’ora di scendere giù. Mi sono già informato sulla disposizione degli ombrelloni. Questo virus ora ci lascerà in pace e dobbiamo goderci le vacanze».
IL VASTESE CELENZA
DOPPIATORE E ARTISTA
Fabio Celenza, di Vasto, è il doppiatore di video-parodia di personaggi famosi come la regina Elisabetta, il papa, Trump e Mick Jagger dei Rolling Stones. È anche ospite fisso su La7 di Propaganda Live. «Ho trascorso la quarantena a Vasto», racconta Celenza, «perché sono stato fortunato a riscendere da Milano prima del blocco totale. Ho lavorato a casa con i doppiaggi e ho suonato, mi sono divertito anche a fare i puzzle. Ma la cosa più bella è aver imparato a preparare la pasta fresca fatta in casa. Ora resterò qui a Vasto», conclude Celenza, «per godermi il mare del nostro Abruzzo».
CINZIA DE PONTI LA MISS
CHE SFIORÒ L’UNIVERSO
Cinzia De Ponti, abruzzese nata a Pescara e vissuta a San Nicolò Tordino, è stata Miss Italia ed è arrivata terza a Miss Universo. Ora è una giornalista della Rai. La più bella.
«Vivo a Roma», racconta, «mi hanno rinchiusa in casa dal 7 marzo, dopo aver fatto l’ultima intervista all’attrice Elena Sofia Ricci. Devo ammettere che ho più ansia adesso perché a casa mi sentivo protetta, ora invece sono più spaventata perché non c’è controllo e vedo tanta gente senza mascherina. L’Abruzzo? Certo che mi manca. Tornerò presto a casa a Pescara».
DI FULVIO, LA STELLA
DELLA PALLANUOTO
Il pescarese Francesco Di Fulvio, eletto miglior giocatore negli ultimi Mondiali di pallanuoto vinti dal Settebello, è stato bloccato dal lockdown a Recco, in Liguria, dove gioca. «Sono riuscito a tornare a Pescara il 4 maggio», racconta, «e finalmente ho riabbracciato la mia famiglia. A Recco passavo il tempo tra un po’ di computer e allenamento in palestra. Ogni tanto ho provato anche qualche ricetta nuova. Ho fatto la pizza, ad esempio. E poi trascorrevo il tempo in casa studiando, guardando film su Netflix e disegnando».
Di Fulvio ora è a Pescara, dove ha ripreso ad allenarsi in acqua, ma è già pronto per partire. Oggi, infatti, andrà a Siracusa con la Nazionale per partecipare a un collegiale estivo e ritrovare la forma. «Finalmente si riparte», dice Di Fulvio, «è stata dura stare lontano dall’acqua per tutti questi mesi».
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