Jacopo, l’abruzzese che coltiva cannabis 

L’azienda è a Castelvecchio Subequo: 30 ettari per produrre 60 tonnellate destinate esclusivamente all’uso terapeutico

CASTELVECCHIO SUBEQUO. Abruzzese di Castelvecchio Subequo, 38 anni, laureato in Economia e Finanza all’Università di Bologna, dottore commercialista, Jacopo Paolini è l’imprenditore della cannabis terapeutica. Nel 2012, Paolini, fonda Enecta, di cui è amministratore insieme a Marco Cappiello, un’azienda italo-olandese che produce e commercializza prodotti derivati dalla lavorazione della cannabis. L’azienda è specializzata nell’estrazione dei principi attivi presenti nella pianta, in particolare del Cbd, un fitocannabinoide non psicotropo, e produce estratti, oli, capsule e cristalli, che ne contengono alte concentrazioni, con un obiettivo: l'uso medico per l'industria farmaceutica e per la nutraceutica. La società ha un team di oltre 30 persone fra coltivatori, botanici, ricercatori, farmacisti, tecnici di laboratorio e professionisti del settore medico, e distribuisce i suoi prodotti in Italia, Germania, Austria, Spagna, Olanda, Svezia, Svizzera, Grecia, Stati Uniti, Canada, Australia e Giappone. E i numeri della produzione sono considerevoli: nel 2018 Enecta ha investito circa 100mila euro nella ricerca mentre la resa complessiva è di 560 tonnellate, di cui 60 destinate a estrazione. La coltivazione avviene nella GreenValley, azienda agricola con campi a Castelvecchio Subequo e Rovigo dove si produce Cannabis sativa finalizzata all’estrazione di Cbd.


Nata nel 2017, la Green Valley può contare su 30 ettari di terreno e tre diverse varietà di canapa industriale - Futura 75, Santhica 27 e Finola. A Castelvecchio Subequo inoltre si studiano nuove tecniche agronomiche per la coltivazione della cannabis, grazie anche alla ricerca che l’azienda abruzzese sta conducendo insieme al Crea-Ci, il Centro di ricerca di cerealicoltura e colture industriali del Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria, che fa capo al Ministero delle Politiche Agricole Forestali e del Turismo. La svolta per questo particolare tipo di prodotto agricolo è arrivata nel 2017 con la legge sulla canapa industriale che ha dato un nuovo impulso allo sviluppo di una moderna filiera in cui l’Abruzzo ha un ruolo chiave sia per le tecniche agronomiche sia per l’azienda agricola del settore. «Un grande potenziale è ancora da esplorare», spiega l’imprenditore Paolini, «per questo Green Valley ha messo a punto nuovi modelli di meccanizzazione delle fasi di coltivazione, raccolta, movimentazione e stoccaggio, per una resa e velocizzazione e sicurezza del raccolto ineguagliabili. Queste tecniche», conclude l’imprenditore, «saranno presto a disposizione degli agricoltori che vorranno collaborare con Green Valley nella coltivazione di cannabis rispettando alti standard qualitativi e seguendo le Guidelines on good agricultural and collection practices dell’Organizzazione Mondiale della Sanità».