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Jennifer, processo a tempo da record

Il pm chiede il giudizio immediato per l'ex fidanzato Davide Troilo, la difesa sceglie il rito abbreviato per evitare l’ergastolo. Dissequestrata la casa del delitto

PESCARA. Via i sigilli dalla casa dell’orrore e subito il processo per Davide Troilo che in quell’appartamento di via Acquatorbida lo scorso 2 dicembre uccise la ex fidanzata Jennifer Sterlecchini. Andata lì per riprendersi le ultime cose della convivenza e invece derubata di quello che di più prezioso aveva, la sua vita, 26 anni.

Il pm Silvia Santoro, che coordina le indagini dei carabinieri del Nucleo investigativo diretto dal maggiore Massimiliano Di Pietro ha chiesto infatti il giudizio immediato per l’ascensorista di 32 anni in carcere da dicembre. Sarà adesso il gip, Antonella Di Carlo, a decidere se disporre il provvedimento che, saltando l’udienza preliminare abbatte di fatto i tempi processuali consentendo direttamente la celebrazione del dibattimento in Corte d’Assise nel giro di pochi mesi.

Una richiesta basata sull’evidenza della prova, primo dei requisiti per il giudizio immediato. Intanto, in attesa della decisione del giudice, la difesa di Troilo, rappresentata dall’avvocato Giancarlo De Marco annuncia già di richiedere comunque il rito abbreviato. Una scelta che consentirebbe a Troilo di evitare l’ergastolo e di vedersi così ridurre di un terzo l’eventuale pena. «Davide non sta bene, sta molto giù», aveva confidato l’avvocato circa un mese fa a proposito delle condizioni di Troilo, in carcere dal 2 dicembre. «Non si sa spiegare cosa sia successo davvero quel giorno in quella casa. Non riesce neanche a ricordare bene la dinamica: ha le idee confuse».

Per quello che è stato ricostruito dagli investigatori, tutto avvenne intorno alle 11,35 del 2 dicembre scorso quando la commessa pescarese e la mamma stavano caricando sulla loro Seicento gli oggetti della ragazza: Jennifer e Davide si erano lasciati e lei stava andando via dalla casa di via Acquatorbida. Pochi minuti dopo, Davide ha trattenuto Jennifer in casa e ha chiuso la porta a chiave. Nell’appartamento al primo piano della villetta è iniziata una discussione per un tablet. Nessuno ha visto niente e l’unica versione è quella di Troilo. Di certo, è spuntato un coltello e Davide ha colpito la ex fidanzata più volte. Durante l’interrogatorio di garanzia, Davide parlò di uno scatto d’ira e che, addirittura, sarebbe stata la ragazza la prima a prendere in mano un coltello. (s.d.l.)

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