José, il gotha del calcio e un Brioni su misura

Mourinho al Pallone d'Oro con un vestito della sartoria pennese

PENNE. Peccato per la cravatta, José. Cioè, il colore andava benissimo e anche il tessuto - un grigio scuro di seta - ma quel nodo lasco, abbassato, con il colletto della camicia sbottonato non era proprio il massimo.

Mourinho aveva un'aria un po' trasandata, poco intonata all'atmosfera formale della cerimonia e, soprattutto, all'impeccabile completo Brioni che indossava, un «su misura» cucito nello stabilimento di Penne.

Completo grigio fumo monopetto, revers a lancia, bottoni rivestiti: un vestito elegantissimo che gli cascava proprio a pennello. Un abito speciale per lo Special One che l'altra sera a Zurigo, nella cerimonia di consegna del Pallone d'Oro in cui è stato premiato come miglior allenatore dell'anno, ha portato un po' d'Abruzzo davanti al gotha del pallone. L'Abruzzo dello stile, della creatività, dell'industria di eccellenza.

L'abito Brioni si notava anche se a indossarlo era Mourinho, uno che potrebbe presentarsi in sandali e canottiera e tutti starebbero lì solo a sentire quello che dice, ad aspettarsi la nuova polemica - genere in cui il portoghese è particolarmente versato - senza curarsi mimimamente di come è vestito.

Lo Special One attrae i riflettori anche se sta zitto, ma l'abito spiccava, un made in Italy riconoscibilissimo per quell'eleganza rigorosa che nasce dalla semplicità, dalla qualità e dalla cura dei particolari. Mourinho ci ha fatto un figurone a Zurigo, soprattutto quando si è messo vicino a Lionel Messi - il fenomeno argentino del Barcellona che ha rivinto il Pallone d'Oro - stretto in uno smoking non proprio ortodosso. Mou ha saputo scegliere molto meglio, ed è solo l'ultimo di una lunga lista di vip vestiti Brioni: solo per citarne alcuni, ricordiamo Barack Obama, l'ex cancelliere tedesco Gerard Schroeder, Luciano Pavarotti, i due 007 dello schermo Pierce Brosnan e Daniel Craig, Nelson Mandela, l'ex segretario dell'Onu Kofi Annan e perfino Saddam Hussein.

Peccato per quel nodo di cravatta, ma del resto Mourinho è recidivo. Tutti ricordano la sua prima apparizione da allenatore dell'Inter - quando pronunciò la famosa battutta «non sono mica un pirla» - in cui si presentò con il solito nodo lasco. Qualcuno pensò che avesse molto caldo, che forse era troppo emozionato per ricordarsi di abbottonare il colletto della camicia. E invece no: Mou la cravatta la porta proprio così, anche con un abito Brioni. Pazienza. (e.a.)

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