«L’acqua? Quest’estate ci sarà» Ma stop agli sprechi delle fontane

La presidente Brandelli: «Per ora non ci sono criticità, ci auguriamo una stagione come l’anno scorso» Aca e Provincia incontrano i sindaci per limitare i consumi pubblici. De Martinis: «Rubinetti o ricircolo»
PESCARA. Al momento «non ci sono criticità», per la disponibilità di acqua, e per questa estate l’Aca si augura di riuscire a «bissare il 2022», scongiurando la crisi del 2021 che ha portato l’Azienda acquedottistica a interrompere l’erogazione dell’acqua nelle ore notturne per mesi, a causa della carenza di risorsa. Giovanna Brandelli, presidente di Aca, non si sbilancia perché «bisogna mantenere sempre la guardia alta» ma i dati di queste settimane fanno ipotizzare che si andrà incontro a un’estate senza problemi, visto che «sono migliorate le opere di presa ed è stata eseguita parecchia manutenzione». Si dovrebbe intervenire, però, anche su altri fronti, suggerisce Brandelli, che contesta l’utilizzo dell’acqua potabile a scopi agricoli perché rischia di mettere in ginocchio le famiglie, e punta a raggiungere la condizione ideale in cui siano i Consorzi a garantire l’acqua agli agricoltori, avendo risorse idriche adeguate e invasi degni di questo nome, con una buona capacità di accumulo (e quindi sottoposti a dragaggi).
Pensando agli interventi da effettuare alla vigilia del periodo estivo si è svolto un incontro in Provincia che ha visto la partecipazione del presidente Ottavio De Martinis, con Brandelli, con il direttore generale di Aca Marco Santedicola, il presidente dell’Ersi Nunzio Merolli e circa 50 sindaci. «In un periodo particolare come quello che stiamo vivendo, con la carenza idrica che si avverte soprattutto nei mesi estivi, per scongiurare i disagi degli anni passati l’Aca ha fornito alcuni suggerimenti come quello di installare dei rubinetti di chiusura nelle fontane potabili, evitando così la continua fuoriuscita di acqua», spiega De Martinis. «Sulle fontane ornamentali, invece, l’Aca ha consigliato il ricircolo dell’acqua, con una pompa per far girare sempre la stessa portata idrica all’interno della vasca. Nello stesso tempo, vanno inseriti dei temporizzatori che consentano, nelle ore notturne, di interrompere il getto d’acqua, evitando gli sprechi. Su queste indicazioni c’è stata la condivisione dei presenti con l’impegno dei sindaci di mettere in pratica queste raccomandazioni tecniche», dice sempre De Martinis. «L’Aca, da parte sua, si è impegnata con Ersi ad individuare una tariffa agevolata per i consumi delle fontane pubbliche, visto che rappresentano un servizio di utilità sociale» ma la questione va approfondita «nelle prossime settimane in altri incontri», conclude il presidente. «È importante non sprecare, pagando per il consumo reale», dice da Manoppello il sindaco Giorgio De Luca. «Di certo non possiamo chiudere tutte le fontane», commenta da Pietranico Francesco Del Biondo invitando a «venire incontro alle esigenze dei Comuni», per le spese da sostenere. «Il costo dell’acqua delle fontane rischia di mandare in dissesto i Comuni», commenta Mario Crivelli, da Sant’Eufemia (che gestisce in proprio le reti). «L’acqua per noi ha una funzione sociale per cui ho chiesto uno strumento normativo a livello regionale e suggerisco una convenzione diversa per ogni Comune».