POPOLI

L'assalto alle sorgenti del Pescara, foto shock sui social: è polemica

Arriva la denuncia della Stazione ornitologica abruzzese: "Un'oasi di pace e tranquillità, da visitare in punta di piedi, affollata all'inverosimile". La replica della direttrice: Attacco personale, messe al riparo le aree più sensibili"

POPOLI. La Riserva delle Sorgenti del Pescara piena zeppa nel giorno del lunedì di Pasqua: pic-nic dappertutto, con tavoli imbanditi, arrosticini e agnello sulla brace e veri e propri accmpanenti. 

E arriva la denuncia della Stazione ornitologica abruzzese (Soa). A cui però risponde subito la direttrice delle Sorgenti.

"E' una foto shock", dice l'associazione, "per chi ancora pensa che una riserva naturale regionale debba essere, nel 2022, un'oasi di pace e tranquillità, da visitare in punta di piedi per rispettare la fauna che proprio ora è in piena attività riproduttiva". "Invece la Riserva è stata lasciata prendere d'assalto da migliaia di persone per la pasquetta, che hanno affollato all'inverosimile e in maniera del tutto caotica l'area pic-nic. Non è che un'area di una riserva destinata alla sosta sia una terra di nessuno in quanto le attività che vi si svolgono devono integrarsi con quelle di protezione e conservazione proprie di un'area protetta di limitate dimensioni".

LA RISPOSTA. "Il comunicato della Stazione ornitologica abruzzese onlus redatto estrapolando una foto dal web senza conoscere il reale stato delle cose e riportando precedenti questioni già più volte chiarite in altri comunicati sembra essere strumentale e volutamente denigratorio verso la figura del direttore”: così risponde Piera Lisa Di Felice, alle accuse mosse dalla Soa. Con una serie di precisazioni: “Nel giorno di festa sono state chiuse le aree della Riserva più sensibili dal punto di vista ambientale al fine di preservare il ricco patrimonio di biodiversità dell’area protetta. E’ stato mantenuto libero accesso all’area pic - nic che si trova all’ingresso della Riserva, in fascia di rispetto, al confine del Parcheggio e comunque nella zona più antropizzata per la presenza di un bar Ristorante".

La direttrice parla di "afflusso fuori dal comune" e che nei giorni precedenti era stata nviata una nota alle forze di polizia affinché provvedessero ad un’adeguata vigilanza. Erano inoltre stati collocati nuovi cartelli sul rispetto delle regole. Riguardo l'ok alla Valutazione di Incidenza della “megacava”, Piera Lisa Di Felice tiene a precisare che "la stessa è presente da diverse decine di anni e, comunque, da molto tempo prima che fossi nominata direttore dell’area protetta". E fa notare che "per molti anni uno dei referenti dell’Associazione ornitologica abruzzese è stato responsabile dell’associazione che gestiva l’area protetta: in quegli anni, anche quando sono stati sollevati dubbi o peplessità riguardo la presenza della cava, da parte del responsabile dell’Associazione non è stata alzata una voce sui possibili danni che tale cava avrebbe potuto arrecare". "Quando anni dopo la cava è stata ampliata la sottoscritta, intanto nominata direttrice della Riserva, per quanto di propria competenza, ha dovuto rilasciare un parere riguardo la Valutazione di Incidenza Ambientale: tale parere non è stato fornito in maniera incondizionata ma fornendo una lunga serie di prescrizioni a tutela della flora, della fauna e della biodiversità".

Altro punto riguarda infine lo svolgimento dell’attività canoistica. "La scrivente aveva il compito di verificare che la stessa fosse svolta nel rispetto degli habitat e delle specie e lo ha fatto, subordinando lo svolgimento della stessa alle prescrizioni di un’apposita Valutazione di Incidenza", si legge nella nota del direttore delle Sorgenti.