L’opposizione attacca «Stipendi troppo alti allo staff del sindaco» 

Città Sant’Angelo, la denuncia della minoranza in consiglio Vadini (Pd): «Il portavoce ci costa 48mila euro all’anno»

CITTÀ SANT’ANGELO. La medicina di gruppo, con la chiusura del poliambulatorio nel centro storico e le assunzioni inerenti lo staff del sindaco Matteo Perazzetti sono gli argomenti finiti nel mirino dell'opposizione, esposti nel consiglio comunale dello scorso 22 ottobre. A spiegarlo è Lisa Vadini, segretario del Partito democratico a Città Sant'Angelo.
«Abbiamo chiesto un intervento più incisivo», spiega a nome di tutti i consiglieri del Pd, «per una rapida risoluzione del problema del centro ambulatoriale, al fine di restituire maggiore dignità ai pazienti, evitando gli assembramenti fuori alla sede della Marina». E poi prosegue: «Siamo rimasti stupiti dalla risposta del sindaco, il quale ha precisato come il Comune nella questione sarebbe soggetto terzo e di poter fungere solo da tramite con la Asl, dimenticando però che la convenzione per il poliambulatorio della Marina è stata stipulata proprio dal Comune e non dall'azienda sanitaria, con l'obiettivo di mantenere attivi due presidi medici, uno nel centro storico e l'altro alla Marina». I consiglieri di opposizione poi passano a criticare le assunzioni fatte dal primo cittadino: «Quando gli attuali sindaco e vice sindaco sedevano tra i banchi dell’opposizione, chiedevano trasparenza sulle assunzioni tramite concorsi, accusando la precedente amministrazione di non essere in grado di ridurre le spese per il personale dello staff. Adesso», conclude la Vadini, «fanno l'esatto contrario. Non vi è infatti l'ombra dei concorsi promessi in campagna elettorale. Lo staff del sindaco è stato scelto con assunzioni dirette, del tutto legittime, ma per nulla coerenti con quanto propagandato. Addirittura, Perazzetti ha nominato un portavoce pagandolo 48mila euro l'anno».