La difesa di Del Turco a Trifuoggi: "Processo ancora in corso"

Le parole dei magistrati pescaresi al Senato, "La sanità gestita come un clan", scatenano la reazione del legale di Del Turco: "Valutazioni dure e sprezzanti sulla responsabilità di persone imputate in un processo in corso"

PESCARA. L'avvocato difensore di Ottaviano Del Turco, Gian Domenico Caiazza, intervenendo sull'audizione dei magistrati pescaresi davanti alla Commissione speciale di inchiesta del Senato sul Sistema Sanitario Nazionale, critica il fatto che siano state formulate "valutazioni durissime e sprezzanti sulla responsabilità di persone imputate in un processo in corso di svolgimento avanti ad un Collegio giudicante e dunque ancora assistite dalla presunzione di non colpevolezza".

Per il legale dell'ex governatore abruzzese sembra che siano in corso "due processi diversi: abbiamo fino ad oggi assistito ad un processo nel corso del quale - sottolinea - la pubblica accusa comincia il racconto dalla coda, regalando il proscenio esclusivo ad Angelini".

"Ancora attendiamo di sentirci raccontare", aggiunge, "cosa sia stata la cartolarizzazione, quale la differenza tra quella della Giunta Pace e la Giunta del Turco, cosa e quali siano i crediti 'non performing' presenti nell'una ma non nell'altra, quali i meccanismi ispettivi adottati dall'una e dall'altra Giunta, quale il ruolo delle cliniche private nella spoliazione delle pubbliche risorse, quali i provvedimenti 'illeciti' adottati dalla Giunta Del Turco".

Sottolineando che "tutti i provvedimenti giudicati illegittimi dalla Procura Pescarese (e all'epoca, puntualmente anche dal Tar Abruzzo), e indicati dall'accusa come i capisaldi dell'ordito criminale, sono stati poi giudicati come legittimi dal Consiglio di Stato e perfino dalla Corte  Costituzionale". Caiazza attende che il "processo finalmente inizi dalla testa" e il "momento in cui la difesa sarà finalmente chiamata ad articolare le sue prove¯.

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