La giunta trova i soldi per i lavori all’ascensore fermo da dieci anni

L’impianto all’interno del Comune è rimasto un’incompiuta dal 2005, mancano anche le porte Ora l’amministrazione è riuscita a reperire 70mila euro per completare finalmente l’intervento

PESCARA. L’ascensore senza porte del Comune, rimasto un’incompiuta, verrà finalmente completato. Nei giorni scorsi, la giunta ha trovato i soldi necessari per realizzare ciò che manca e mettere in moto l’impianto mai utilizzato. Lo stanziamento è di 70mila euro, questa cifra si aggiunge ai 125mila euro già spesi per realizzare un’opera, messa in cantiere dall’amministrazione dell’allora sindaco Luciano D’Alfonso e che non ha mai visto la luce.

L’ascensore era stato realizzato a servizio dei piani ammezzati del Comune, impossibili da raggiungere per i disabili. Ma una serie di presunti problemi tecnici e poi la carenza di risorse economiche hanno fatto sì che l’opera si fermasse. E quell’impianto è diventato un monumento allo spreco, perché il montacarichi è stato montato, ma mancano le porte. Al primo e al secondo piano si possono vedere le pulsantiere installate accanto alle finestre.

La storia comincia nel 2004, quando la giunta D’Alfonso decide di realizzare un ascensore a servizio dei piani ammezzati, soprattutto per il trasporto dei disabili.

Viene approvata l’apposita delibera e, nel 2005, si fa la gara d’appalto che viene aggiudicata alla ditta Raver ascensori per un importo complessivo pari a 77.618 euro.

Partono i lavori, ma nel 2006 viene approvata la prima perizia di variante tecnica in corso d’opera da parte della ditta, per effetto della quale l’importo dei lavori aumenta di 7.098 euro. Da allora è tutto fermo. Ossia, l’impianto c’è, ma non sono state realizzate le opere murarie.

Il motivo dello stop non è stato mai chiarito dalle amministrazioni che si sono succedute negli anni.

Ora, per mettere in funzione l’ascensore è necessario procedere all’apertura dei muri per l’installazione delle porte in prossimità delle fermate ai piani.

Si dovrà, inoltre, realizzare una passerella sospesa di collegamento tra il corridoio del piano rialzato e l’ascensore. Dopodiché, si potrà procedere al collaudo finale dell’impianto e alla sua messa in funzione.

Per fare tutto questo il direttore del Dipartimento tecnico ha richiesto un prelevamento dal fondo di riserva per un importo complessivo di 70.000 euro.

La giunta, tre giorni prima dello scorso Natale, ha dato via libera all’apposita delibera. Tuttavia, bisogna considerare che l’ascensore è rimasto fermo per dieci anni e l’opera in qualche modo si è deteriorata. Guardando attentamente l’impianto, si possono notare delle parti arrugginite che potrebbero creare qualche problema per la messa in sicurezza dell’ascensore. I costi, quindi, potrebbero superare le aspettative.

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