«La maggioranza forza le regole» Denuncia di Pd e M5S al prefetto

I consiglieri di opposizione scrivono a Ferdani: «Sedute convocate fuori tempo e regolamenti violati» È scontro con il presidente Cozzi: «Non facciamo capricci, chiediamo il rispetto della democrazia»
MONTESILVANO. Commissioni e consiglio comunale convocati in ritardo e la minoranza lancia un appello al prefetto di Pescara. Con una nota protocollata questa settimana, alcuni componenti dell’opposizione in consiglio comunale hanno sollecitato il prefetto Flavio Ferdani affinché intervenga, con ogni provvedimento utile, in relazione alla «violazione del regolamento sul funzionamento delle commissioni e del consiglio comunale di Montesilvano da parte della maggioranza politica di centrodestra».
La missiva, che porta la firma dei consiglieri del Pd Manuela Natale, Pietro Gabriele e Carmela Carnevale, del pentastellato Luca Verrocchio e della consigliera Francesca Giuliani della lista civica D’Addazio sindaco, fa seguito alle iniziative già intraprese dai consiglieri nelle scorse settimane proprio in merito al mancato rispetto dei termini per le convocazioni degli appuntamenti a palazzo di città. In una prima circostanza, infatti, tutte le commissioni del 3 settembre erano saltate dopo la segnalazione da parte della consigliera Natale in merito alla tardiva convocazione delle riunioni e all’assenza, in alcuni casi, dell’ordine del giorno. Stessa circostanza verificatasi anche la settimana successiva, quando le commissioni del 10 settembre erano state rinviate per i medesimi motivi. E poi ancora il 13 settembre, data del consiglio comunale, iniziato proprio con una richiesta di revoca della seduta per l’assenza dei tempi previsti dal regolamento per la sua convocazione. Di fronte alla decisione del presidente del consiglio comunale Valter Cozzi di continuare regolarmente con la discussione, la minoranza aveva deciso di abbandonare l’aula. Ora, dunque, il passo successivo: appunto, la lettera al prefetto di Pescara per segnalare le anomalie riscontrate.
«La maggioranza ha ostacolato la minoranza con una convocazione lampo del consiglio, non consentendo ai consiglieri di opposizione di presentare mozioni, interpellanze, interrogazioni e, di più, non consentendo a questi di visionare per tempo l’ordine del giorno delle proposte da deliberare in consiglio», accusa Natale, che punta il dito anche contro il presidente Cozzi per aver dichiarato, in un’intervista, di non aver capito bene la lamentela. «Gli articoli che abbiamo citato sono a presidio della democrazia e il presidente Cozzi certamente li conoscerà», prosegue la consigliera. «Ha dichiarato inoltre che si ha il “diritto dovere di amministrare, lo hanno chiesto i cittadini con un risultato elettorale schiacciante, non possiamo ogni volta rincorrere cavilli e capricci”. Anche qui è evidente che l’amministrazione deve amministrare nel rispetto della democrazia e della legge e non intervenendo al fine di minare l’azione dell’opposizione: è accaduto, infatti, come detto, che l’opposizione non ha potuto esprimere le esigenze della cittadinanza e che, pur rappresentando il 30 % del risultato elettorale, ha diritto di essere ascoltata per il tramite anche dei consiglieri d’opposizione». Natale e i suoi colleghi di minoranza fanno presente, dunque, che non si è trattato di capricci, ma della volontà di rispettare le regole e i cittadini di Montesilvano rappresentati dai consiglieri di opposizione. «Se chiedere il rispetto delle regole e, quindi, della democrazia per Cozzi è un capriccio», concludono i consiglieri, «evidentemente abbiamo due visioni completamente diverse».
Nei giorni scorsi, il presunto ostruzionismo da parte della maggioranza nei confronti della minoranza è approdato anche sui banchi della commissione Vigilanza.