La Regione boccia la pista ciclabile

San Giovanni, niente fondi per un errore formale. Il Comune ricorre al Tar

SAN GIOVANNI TEATINO. Cancellato dalla Regione il finanziamento della pista ciclabile che il Comune di San Giovanni Teatino intende realizzare dal polo scolastico centrale di Sambuceto, in largo Karol Wojtyla, fino all'edificio delle scuole elementare e materna della frazione Dragonara. L’esclusione, per vizio di forma, del tracciato viario per le due ruote dal bando di gara regionale per i finanziamenti del piano nazionale di sicurezza stradale non è stata gradita dalla giunta comunale che ha presentato ricorso al Tar.

Dalla comunicazione pubblicata sul Bollettino ufficiale della Regione Abruzzo (Bura), il progetto del percorso ciclo-pedonale è stato bocciato perché mancava, sulla busta, della «dicitura prevista nel bando al comma 3 articolo 5a. Non si tratta di una motivazione sufficientemente valida secondo il sindaco Luciano Marinucci: «E’ evidente che l’esclusione appare fondata solo sul mancato rispetto di una mera prescrizione formale, che non è neppure imputabile alla giunta, che ha svolto il suo lavoro sulla parte sostanziale del progetto, che rispetta alla lettera quanto previsto dal bando. Tra l’altro, abbiamo controllato che tutta la documentazione prodotta riportava la dicitura prevista nel bando di gara, ma una irregolarità meramente formale nella consegna non può inficiare un lavoro importante per il territorio». Per il primo cittadino non sarebbero stati rispettati i principi comunitari che puntano a favorire la partecipazione negli appalti: «La giurisprudenza che si è andata consolidando nel tempo afferma che in materia di appalti vanno rispettati i principi comunitari di massima partecipazione, concorrenza e proporzionalità, onde evitare che le esclusioni possano dipendere da violazioni di prescrizioni solo formali, che non rispondano ad un apprezzabile interesse pubblico». Il Comune aveva sperato di ottenere una parte, anche la metà, della somma necessaria per mettere in cantiere la pista ciclabile e pedonale, il cui costo dovrebbe essere di 600mila euro. «Eravamo e siamo ancora pronti a fare uno sforzo economico sensibile per permetterci di offrire alla cittadinanza una struttura ecologica, utile, all’avanguardia che consenta la fruizione della strada in sicurezza», afferma il vice sindaco e assessore ai lavori pubblici Giorgio Di Clemente. «Speriamo ora che la giustizia amministrativa ripristini il nostro diritto a partecipare ad un bando per noi essenziale».

Gabriella Di Lorito

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