La stangata arriverà alla fine dell’anno

Previsti aumenti fino al 20 per cento con la rata a saldo di dicembre, ma si attendono ancora le indicazioni del governo

PESCARA. Le brutte sorprese per i contribuenti arriveranno, quasi certamente, a dicembre. Quando i cittadini saranno chiamati a pagare l’ultima rata a saldo della Tares, la nuova tassa sui rifiuti che ha sostituito la Tarsu da quest’anno. Ma non ci sono ancora indicazioni precise dal governo, addirittura intenzionato ad accorpare in un’unica tassa l’Ìmu e la Tares. Per questo motivo, l’amministrazione comunale non è riuscita ad approvare l’apposito regolamento.

Secondo le previsioni del dirigente dell’ufficio Tributi Marco Scorrano, ci saranno contribuenti che pagheranno di più e altri di meno con il nuovo sistema di calcolo basato non più solo sui metri quadrati dell’immobile in grado di produrre rifiuti, ma anche sul numero dei componenti familiari. Fatto sta che le associazioni di categoria, più pessimiste, hanno ipotizzato aumenti in media del 20 per cento rispetto alla Tarsu dell’anno scorso. Quello che è certo è che le tariffe verranno maggiorate di 30 centesimi per supportare le spese sostenute dal Comune per i servizi, come manutenzione delle strade, semafori, polizia locale, illuminazione pubblica. Inoltre, la Tares dovrà coprire il 100 per cento dei costi per i rifiuti. Attualmente, la copertura è dell’81.

È stato decisamente più facile il calcolo per determinare gli importi delle prime due rate della Tares, indicati nei bollettini già inviati ai 68mila contribuenti pescaresi. Chi non dovesse aver ricevuto i bollettini, può rivolgersi all’ufficio tributi del Comune, in via Venezia.

I contribuenti, comunque, possono calcolare da soli le prime due rate. Ecco in che modo. Facciamo l’esempio di un appartamento di 100 metri quadrati. Alla tariffa di 1,66 euro a metro quadrato va applicata l’addizionale ex Eca (si veda l’articolo in alto) del 10 per cento, più un altro 5 per cento di quota da versare al Comune. L’imposta totale pagata l’anno scorso come Tarsu è stata pari a 190,9 euro, di cui 7,90 euro sono andati alla Provincia. Per determinare l’importo della prima rata Tares di quest’anno si deve dividere 183 euro per 2 e sommare al risultato di 91,50 i 4,57 euro (5 per cento) che vanno alla Provincia. Totale: 96,07 euro. La seconda rata è pari al 25 per cento della Tarsu, cioè 45,75 euro, più 2,29 euro (5 per cento). Totale: 48,04 euro.(a.ben.)

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