San Giovanni Teatino

Labrador sbranato: "Qualcuno ha fatto uscire i nostri pitbull" / VIDEO

Parla il proprietario dei tre cani che hanno aggredito l'altro animale. Spuntano le immagini di un ragazzo in fuga dalla casa: è stato lui ad aprire il cancello

SAN GIOVANNI TEATINO. Non è stata una distrazione, una leggerezza dei padroni di casa nel lasciare aperto il cancello da cui sono usciti i tre cani che domenica pomeriggio hanno aggredito fino a lasciarlo agonizzante il labrador al guinzaglio del vicino di casa.
Dietro il dramma che si è consumato a Sambuceto all’incrocio tra via Mascagni e via Cavour ci può essere la bravata di qualcuno che si è divertito ad aprire i cancelli per far scappare i cani e poi a dileguarsi lui stesso. Lo fa ipotizzare un video, ripreso dalle telecamere di sicurezza dell’abitazione da cui sono scappati i due pitbull e l’American stafford.

GUARDA IL VIDEO

Labrador sbranato, il mistero dell'intruso nel cortile dei pitbull
Le riprese fornite dal proprietario dei tre cani che hanno aggredito l'altro animale a San Giovanni Teatino

Un video di pochi secondi  nel quale si vede un ragazzo che in tutta fretta si arrampica e scavalca dall’interno il muro di recinzione dell’abitazione alle 16,16. Pochi minuti dopo, i tre cani erano in strada.
A darne notizia è la famiglia di Palmiro Masciarelli, lo storico gregario di Francesco Moser che ha dato nome ed esperienza al marchio di biciclette da corsa che fanno del suo negozio di Sambuceto un punto di riferimento per sportivi e appassionati. I tre cani che hanno dilaniato il labrador erano infatti del primogenito Simone che in quella casa abita con gli altri due fratelli e le loro rispettive famiglie e che domenica era fuori Pescara.

leggi anche: San Giovanni Teatino, pitbull sbranano un labrador Illeso il proprietario del cane assalito. Il veterinario ha tentato invano di salvarlo in sala operatoria, sequestrati gli altri tre

In casa c’era solo il fratello Andrea con i suoi bambini quando in strada si è scatenato l’inferno. Stava riposando, riferisce, perché era stato ad allenarsi. Il cancello, assicura, l’aveva chiuso come sempre un’ora e mezza prima, quando era rientrato. Proprio per capire chi e quando avesse commesso questa grave imprudenza, gli stessi Masciarelli sono andati subito a visionare le immagini riprese dalle telecamere di sicurezza dell’abitazione, per scoprire poi quello che mai avrebbero immaginato. E cioè quello sconosciuto, all’apparenza giovane, che scappa scavalcando la recinzione in muratura proprio pochi minuti prima che i cani uscissero in strada. Un video che i Masciarelli hanno consegnato ai carabinieri con l’obiettivo di riuscire a capire chi, e perché, si è introdotto per poi fuggire in tutta fretta da casa loro.
Intanto però, già ieri mattina i proprietari del labrador dilaniato dai morsi dei tre cani sono andati a denunciare l’accaduto ai carabinieri. Si tratta di una famiglia dirimpettaia dei tre fratelli Masciarelli. Vicini di casa che si conoscono bene e che, con il Labrador di due anni passavano quotidianamente davanti al recinto dove c’erano i due pitbull e l’American Stafford di Simone Masciarelli: Kyra di 4-5 anni, l’American stafford Guido, di dieci anni e la figlia dei due cani adulti Daisy, di 3 anni.
«Sono cani abituati a stare con le persone», commenta il fratello Andrea che domenica pomeriggio è riuscito a bloccare gli animali e poi a recuperarli, «cani che non hanno mai dato problemi, che i ragazzi che aspettano l’autobus in strada per andare a scuola accarezzano dall’altra parte della recinzione. A casa convivono con sei ragazzini tra i 4 e i 14 anni, sempre liberi nel recinto, mai nessun problema».
Ma allora che cosa è successo domenica pomeriggio?
Da quanto è stato ricostruito finora il vicino stava rientrando verso casa con il labrador al guinzaglio quando, proprio di fronte al negozio di bici dei Masciarelli ha visto i due pitbull e l’American Stafford in mezzo alla strada, che litigavano con un lassie e un cane di taglia più piccola. È stato a quel punto che, alla vista del Labrador, i tre molossi si sono precipitati, aggredendolo, verso il cane al guinzaglio. Un particolare, quest’ultimo, che probabilmente ha esasperato l’aggressività dei tre cani. Inutili tutti i tentativi del proprietario del labrador e dei tanti accorsi in quei frangenti, di fermare i tre esemplari che, anzi, alle botte prese perfino con un palo della segnaletica hanno reagito ancora con più ferocia. Un inferno di urla, guaiti e ringhi che si è interrotto solo quando Andrea Masciarelli, accorso in strada, è riuscito a bloccare i cani del fratello e poi a recuperarli. A terra, in una pozza di sangue, è rimasto il Labrador, dilaniato e agonizzante davanti al bambino di 10 anni, il figlio del proprietario, che nel frattempo era accorso anche lui in strada.
Una scena raccapricciante che potrebbe avere conseguenze penali per la presunta omessa custodia dell’animale da parte di Simone Masciarelli, ma che al contempo potrebbe riservare sorprese in relazione al giovane che scappa da casa Masciarelli pochi minuti prima dell’aggressione dei pitbull per strada. Secondo quanto riferiscono i padroni di casa, infatti, per fare uscire tutti e tre i cani è stato necessario aprire non il solo cancello di ingresso ma anche quello interno dove sono custoditi due dei tre animali. È proprio questo particolare a far pensare a un’azione mirata per motivi di cui i Masciarelli sono all’oscuro. «In ogni caso abbiamo chiesto scusa alla famiglia sin da subito, è successa una cosa che non doveva succedere».
©RIPRODUZIONE RISERVATA