Le nuove analisi: l’inquinamento del fiume Pescara è raddoppiato

Impennata dei colibatteri alla foce rispetto ai dati dei mesi scorsi. Il Forum dell’acqua: "La situazione sta peggiorando"

PESCARA. L’inquinamento del fiume Pescara sembra peggiorare, anziché migliorare. Nonostante gli sforzi fatti fino ad oggi per eliminare gli scarichi abusivi, le analisi continuano ad essere fortemente sfavorevoli. I valori dei colibatteri negli ultimi esami dell’Arta, effettuati su campioni prelevati il 17 maggio scorso, sono addirittura raddoppiati rispetto ai mesi passati. I tecnici, infatti, hanno trovato alla foce (cento metri a valle del ponte del Mare) 110.000 unità di escherichia coli in cento millilitri d’acqua. Nei prelievi precedenti del 30 marzo scorso, effettuati sempre a cento metri a valle del ponte del Mare, invece erano state trovate 64.000 unità di escherichia coli. Ancora peggio il dato degli enterococchi, altro parametro che indica la presenza di scarichi fognari nell’acqua. In questo caso, il 17 maggio scorso, sono state trovate 15.000 unità per cento millilitri d’acqua, mentre il 30 marzo scorso le unità erano 1.500.

Drammatiche appaiono anche le condizioni del fiume all’ingresso in città, più precisamente nel punto che si trova a cento metri a monte dello scarico del depuratore. Nei campioni prelevati il 17 maggio sono emerse 80.000 unità di escherichia coli, contro i 6.600 del 30 marzo scorso e 5.000 unità di enterococchi, contro le 1.200 registrate nei controlli effettuati due mesi fa. Di fronte a questi dati, le analisi del mare sarebbero dovute peggiorare.

Invece, nei campionamenti sulla costa effettuati nello stesso giorno del fiume, cioè il 17 maggio scorso, l’inquinamento si è fortemente ridotto, al punto che l’amministrazione comunale ha richiesto alla Regione l’autorizzazione a togliere i cartelli con i divieti all’altezza di viale Muzii e via Galilei.

Ma gli ambientalisti esprimono forti preoccupazioni per i valori dell’inquinamento così elevati riscontrati nel fiume. Massimo Melizzi dell’associazione Puntozero e Augusto De Sanctis del Forum dei movimenti per l’acqua hanno presentato persino una diffida ai sindaci dei Comuni costieri, alla Regione e, per conoscenza, alle procure abruzzesi, per fermare la riapertura alla balneazione de i tratti di costa classificati con l’indicazione acque scarse, fino a quando non ci saranno dati incontrovertibili sul ritorno dei valori nella norma e non verrà eliminata la fonte dell’inquinamento.

«Le ultima analisi», ha commentato De Sanctis, «fanno segnare un forte peggioramento dei parametri relativi alla contaminazione microbiologica delle acque. I valori di escherichia coli hanno subìto un’impennata e anche per il parametro enterococchi si è registrato un drastico aumento». «Sono dati estremamente critici anche ai fini della balneazione», ha proseguito l’esponente del Forum dell’acqua, «perché segnalano che la fonte della contaminazione è ancora attiva. Anzi, possono esserci picchi elevatissimi. Tra l’altro, non solo i livelli di inquinamento in arrivo da monte sono molto elevati, ma si registra un ulteriore peggioramento del 20 per cento degli escherichia coli nel passaggio in città».

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