Liti e urla fino alle 4, a Pescara vecchia un’altra notte da incubo

24 Novembre 2025

Schiamazzi e botte tra sabato e domenica, la denuncia dell’avvocato Aliano. E domani pomeriggio il piano acustico in consiglio comunale

PESCARA. Schiamazzi, urla e botte. Nella notte tra sabato e domenica gruppi di giovani hanno turbato la quiete del centro storico, svegliando i residenti intorno alle 4. «Non è di certo il primo caso isolato», riferisce l’avvocato Anthony Aliano, che risiede nella zona e ha documentato la scene.

«Torno a ribadire che l’ordinanza sulle limitazioni degli orari a Pescara vecchia, senza un presidio dinamico delle forze dell’ordine, viene rispettata solo dagli esercenti in regola, che in questo modo vengono inevitabilmente penalizzati. Ci sono locali che agiscono senza prendere in considerazione le restrizioni previste nel provvedimento. Alle 24 continuano a somministrare bevande alcoliche, da consumare in strada, quindi all’aperto, e non chiudono la porta. Lo ripeto ancora una volta: gli agenti della polizia o i carabinieri dovrebbero girare a piedi, per le vie del centro storico, così da poter controllare meglio il quartiere ed evitare situazioni di pericolo, come aggressioni, spari (come avvenuto la notte del 1° novembre) e atti vandalici. Al sindaco Carlo Masci lo dico sempre, ma invierò presto una lettera, affinché la mia proposta possa essere valutata in sede di comitato per l’Ordine e la sicurezza pubblica. Ci sono residenti che stanno pensando di affittare la propria casa, per andare a vivere altrove. Sono esasperati».

E intanto gli esercenti, sostenuti dall’avvocato Andrea Lucchi, valutano la possibilità di presentare il ricorso al Tar sull’ordinanza Cenerentola. «Ci incontreremo nei prossimi giorni per discutere di questo, ma attendiamo anche il consiglio comunale di domani, quando in aula verrà votato il piano acustico relativo a Pescara vecchia», spiega il legale. Nella scorsa seduta le discussioni sui due punti all’ordine del giorno relativi a questo piano e a quello sulla classificazione sono slittate. Appuntamento in aula previsto per domani, alle 14.30.

Sulle regolamentazioni relative al centro storico dovrebbe esserci il voto finale su un piano già adottato e che mostra gli sforamenti relativi ai rumori. Sforamenti che hanno appunto inciso sull’ordinanza, che limita la movida nel centro storico. Un provvedimento criticato da più parti, così come avviene per piazza Muzii. La delibera sulla classificazione acustica, meglio nota come zonizzazione, è invece il risultato della suddivisione del territorio urbanizzato in aree acustiche omogenee.

Così come si legge nella relazione allegata al provvedimento, è un documento che si pone l’obiettivo di prevenire il deterioramento di zone non inquinate e di fornire uno strumento di pianificazione e di risanamento dello sviluppo urbanistico, commerciale e artigianale. Il territorio va quindi diviso in zone acusticamente omogenee. Il piano visto in questo modo rappresenta lo strumento con cui vengono disciplinati i livelli massimi di rumore ammessi all'interno del territorio, in funzione della pianificazione delle attività produttive e della distribuzione degli insediamenti residenziali.

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