Pianella

Sinistra Italiana sul caso dell’operaio ferito al piede: «Serve prevenzione»

23 Novembre 2025

Incidenti sul lavoro, il segretario provinciale Ettorre: «Bisogna rafforzare gli enti che controllano»

PIANELLA. «Pescara continua a distinguersi per un dato drammatico: 69,6 vittime sul lavoro ogni milione di occupati, uno dei valori più alti in Italia. Non è un numero: è un allarme. È la fotografia di una provincia in cui lavorare significa, troppo spesso, esporsi a rischi inaccettabili». Così Roberto Ettorre, segretario provinciale di Sinistra Italiana sull’incidente sul lavoro accaduto venerdì scorso a Pianella. Di fronte all’ultimo incidente – un operaio di 56 anni, alla Ico di Pianella, ha subito l’amputazione di un piede dopo essere rimasto incastrato in un rullo –, Sinistra Italiana chiede «prevenzione».

«L’incidente è l’ennesimo segnale di un sistema che non funziona», dice Ettorre, «e si aggiunge ad altri episodi gravi, come i due operai feriti sotto il ponte della statale 603 a Cepagatti, cadute da scale, incidenti nel tragitto casa-lavoro, prognosi riservate. Ma ciò che sconvolge», continua il segretario di Sinistra Italiana, «è che a perdere la vita sono soprattutto uomini tra i 55 e i 64 anni: persone che dovrebbero essere vicine alla pensione e non ancora costrette a salire su impalcature, lavorare in quota o affrontare mansioni usuranti. A questo si somma il dato dei lavoratori stranieri, più esposti ai rischi per via di condizioni spesso più dure, più ricattabili, meno protette. È una diseguaglianza che si traduce in sofferenza e, talvolta, in morte. Di fronte a tutto questo», dice Ettorre, «c’è una verità che non possiamo ignorare: la sicurezza non è solo una questione di controlli o di norme. È una questione di cultura e di etica d’impresa. Si possono programmare controlli severi, frequenti, anche settimanali. Si possono organizzare corsi di formazione obbligatori, aggiornamenti, certificazioni. Ma se l’obiettivo prioritario di un’azienda resta risparmiare tempo e costi per aumentare la produttività, allora la salute dei lavoratori sarà sempre l’ultimo pensiero. E quando la sicurezza diventa un ostacolo da aggirare, il rischio diventa inevitabile».

Ettorre conclude: «Serve prevenzione, fatta con organizzazione, pianificazione, selezione delle mansioni adeguate all’età e alle condizioni fisiche dei lavoratori. Prevenzione fatta con investimenti veri, non con scorciatoie. E allo stesso tempo è indispensabile rafforzare il lavoro degli enti preposti ai controlli».

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