Corazza, dal tifo per il Bologna al Pescara

L’esordio in A con Thiago Motta e poi quello in Champions con Italiano. L’eroe di Gorgone è cresciuto vicino al Dall’Ara
PESCARA. Un bolognese amante dei colori rossoblù, cresciuto a poche centinaia di metri dalla curva Bulgarelli che ha sempre masticato pane e pallone. Venerdì Tommaso Corazza è diventato l’eroe del Pescara di Gorgone con una doppietta sorprendente. Un gol addirittura in pieno recupero. Sì, perché la serata dello stadio Ceravolo l’aveva iniziata in panchina. In maniera mesta. Poi, l’infortunio di Oliveri, la chiamata di Gorgone e l’ingresso in campo. A destra, non a sinistra dove solitamente veniva impiegato e la doppietta fino alla corsa sotto il settore ospiti per raccogliere l’ovazione dei tifosi al seguito.
La storia. Il laterale classe 2004 è di proprietà del Bologna. Abita a poche centinaia di metri dallo stadio Dall’Ara. È entrato nel settore giovanile rossoblù nel 2009, da quando aveva appena 5 anni. Il padre Daniele a Casteldebole, dove c’è il centro sportivo del Bologna, è un’istituzione: ha ricoperto per anni il ruolo di responsabile del settore giovanile. Tommaso Corazza ha sempre fatto parlare il campo senza lasciare spazio a voci fastidiose: «Mamma mi portava agli allenamenti e poi tornavo con papà. Certo, c’è stato qualche momento di imbarazzo, magari quando ero lì con i compagni e lui teneva i suoi discorsi, ma nient’altro». Ora il papà Daniele si è trasferito al Sassuolo, chiamato dal ds Francesco Palmieri, dove occupa il ruolo di responsabile dell’attività di base. La svolta della carriera di Tommaso Corazza è arrivata nell’estate del 2023 quando a 19 anni è “costretto” a disdire le vacanze prenotate dopo la maturità perché Thiago Motta l’ha convocato per il ritiro precampionato della prima squadra. Un avvio talmente positivo che nella prima di Coppa Italia, contro il Cesena, gioca e, addirittura, segna al Dall’Ara. Roba da sogno. «De Silvestri, Bonifazi e Arnautović mi hanno riempito di consigli prima della partita, poi pochi secondi prima di uscire dallo spogliatoio mi si avvicina il team manager: ‘Tommi, gioca facile i primi 3 palloni’. Io ho fatto così. Poi al quarto ho segnato», il racconto di quella giornata. «Prima della partita in hotel avevo già pensato a come poter esultare dopo un ipotetico gol. Mi ero immaginato tutto: volevo solo correre e andare sotto la curva». Così come è avvenuto a Catanzaro dopo la rete del 3-3, un piccolo capolavoro.
L’idolo. Passa qualche giorno - sempre stagione 2023-2024 - e Tommaso Corazza debutta in serie A contro il Milan. E di fronte c’è Alessandro Florenzi, il suo idolo. E come Florenzi anche Tommaso Corazza ha cambiato ruolo nel tempo: «Ho iniziato giocando esterno alto, poi sono diventato una mezz’ala. Ho seguito un po’ il percorso di Florenzi, fino a che nell’under 17 mister Bigiani mi ha spostato nel ruolo di terzino. Dopo poco ho capito anch’io che avrei potuto rendere meglio lì. Ora, però, speriamo di segnare anche gol belli come i suoi eh…!». In effetti stanno arrivando. Addirittura una doppietta, la prima in carriera a Catanzaro. Tornando al 2024, il processo di maturazione del giovane Corazza prosegue nell’under 20 azzurra del ct Bollini. In totale nove presenze in serie A. Poi, ancora Bologna, ma Thiago Motta va alla Juve e in rossoblù arriva Vincenzo Italiano. Non è la stessa cosa. Corazza debutta solo il 3 dicembre, nel match di Coppa Italia vinto per 4-0 contro il Monza. L'11 dicembre esordisce in Champions League nella sfida pareggiata contro il Benfica. Ma ormai la decisione è presa: andrà a farsi le ossa. E nel gennaio scorso va a Salerno. Una quindicina di presenze e un gol non bastano ad evitare la retrocessione. In estate il trasferimento a Pescara, in prestito perché il Bologna crede nel suo talento-tifoso. La partenza tra luci e ombre fino alla serata di Catanzaro, destinata ad essere anche la svolta della stagione.
Le passioni. Al calcio Tommaso Corazza ha sempre accompagnato l’interesse per tennis, Formula 1 e basket. Sin da piccolo tifa Fortitudo. In passato è volato in Ungheria per assistere al Gran Premio di Formula 1. Ha conosciuto il pilota della Ferrari Charles Leclerc. Da buon bolognese va pazzo per i tortellini. Tante rinunce per un solo obiettivo: giocare con il Bologna, la squadra del cuore, quella a cui è vincolato da contratto (fino al 2028) e dalla passione. Nel frattempo, però, deve salvare il Pescara.
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