Calcio serie B

Gorgone: «Coraggio e spirito di sacrificio: questo Pescara è vivo»

22 Novembre 2025

Il neo tecnico biancazzurro applaude i suoi: «A Catanzaro buon approccio di gara, ma serve più attenzione in alcune situazioni. Bravo Letizia a servire Corazza»

PESCARA. Il nuovo allenatore del Pescara Giorgio Gorgone (foto) ha riacceso il motore della squadra, provando ad alzare i giri, con il rischio di imballare una macchina dalla cilindrata ridotta. Pescando fino all’ultima goccia di benzina, per raggiungere un pareggio che vale un pieno di fiducia. Qualche atteggiamento migliore si è visto rispetto alle ultime uscite. Condizionato dalle note carenze strutturali e dalle solite amnesie in difesa che rendono pesantissimo il passivo totale dei gol subiti (28).

Nel giorno del debutto in serie B, Gorgone, nella sala stampa dello stadio Ceravolo di Catanzaro, ha ammesso che per lui, quella sulla panchina del Pescara rappresenta un’occasione molto importante: «Ho visto tante cose buone nel corso di questo incontro partendo dal coraggio, dal sacrificio. Possiamo migliorare e la squadra è viva».

Un pareggio che può essere un aiuto per risalire la china: «Sicuramente. Abbiamo avuto un approccio molto coraggioso, siamo andati in vantaggio e quel gol preso all’inizio del secondo tempo ha scombussolato un po’ i nostri piani. Nei giorni scorsi ho lanciato dei messaggi chiari ai miei giocatori: voglio una squadra che abbia il coraggio di affrontare le partite e non abbassi il livello dell’intensità di gioco».

Un Pescara ancora troppo fragile in difesa: «il dato dei gol subiti, purtroppo, è oggettivo su cui c’è poco da dire. Mi è piaciuto Gravillon e mi ha stupito la sua tenuta atletica. Credo, però, che una squadra che gioca con coraggio inevitabilmente qualche rischio lo corra. Dovremo stare più attenti, resistere nei momenti in cui l’avversario può prendere il sopravvento. Su questo aspetto siamo ancora troppo fragili e dovremo lavorarci nei prossimi giorni».

Il Pescara ha sofferto molto su alcune individualità del Catanzaro: «Si, ogni tanto bisogna essere obiettivi e ammettere che alcuni giocatori avversari hanno una frequenza diversa. Il Catanzaro ha delle individualità eccellenti».

Comunque, i suoi giocatori hanno dimostrato di voler fare risultato: «ho cercato di far assimilare alcuni aspetti, secondo me fondamentali, come l’attenzione alle fasi di non possesso e ad evitare la tendenza ad abbassarsi troppo nei momenti di difficoltà, com’è accaduto dopo il gol del Catanzaro all’inizio della ripresa».

Il gol del pareggio del Delfino nei minuti finali sembrava studiato in allenamento: «devo essere sincero, non era uno schema ed in cuor mio speravo che Gaetano (Letizia, ndc) servisse Corazza che è bravo nelle conclusioni. Letizia ha letto bene la situazione ed è andata bene. L’allenatore può dare delle indicazioni ma poi in campo la differenza la fanno i giocatori».

Ancora un altro infortunio: «bisogna trovare qualche altra soluzione nel caso in cui l’infortunio di Oliveri dovesse rivelarsi grave. La rosa è ampia e voglio ragazzi che pensino in maniera positiva. Atteggiamento che di solito viene premiato nel calcio».