Lo strazio di Pianella per Giulia: il paese sfila davanti alla bara 

La salma della piccola è rientrata dall’Egitto a pochi giorni dalla tragedia nell’hotel di Sharm el Sheik Oggi alle 17 il funerale nella chiesa di Sant’Antonio abate. Il sindaco ha proclamato il lutto cittadino

FRANCAVILLA. Stretti l’uno accanto all’altra, papà Silvio e mamma Veronica non staccano gli occhi dalla piccola bara bianca ricoperta e circondata da fasci di anthium e roselline bianche.
Le mani giunte sul viso, chiusi in uno strazio composto, senza più lacrime. Un cordone di tulle separa quel dolore che scarnifica l'anima dei giovani genitori di Pianella che hanno visto morire la figlia, precipitata da un albergo durante la vacanza a Sharm el Sheik in Egitto, da quel via via lento e mesto di conoscenti e amici che sono andati a dire addio alla piccola Giulia, alla casa funeraria Domus Omnia-Il Paradiso. È lì, in via Sant'Angelo, che ieri pomeriggio è stata allestita la camera ardente che resterà aperta anche oggi dalle 9 alle 15. Solo un segno della croce davanti alla piccola bara e un cenno di saluto ai genitori da lontano. Poi, via. Gli occhi diventano umidi e le lacrime non finiscono. I funerali di Giulia, 13 mesi, si svolgeranno oggi alle 17 nella chiesa di Sant’Antonio abate, in via Roma.
La cerimonia funebre sarà officiata dal padre carmelitano Marius Budau. Il sindaco di Pianella Sandro Marinelli, che con l’amministrazione si stringe al dolore della famiglia, ha proclamato per oggi il lutto cittadino. Le attività commerciali di Pianella si fermeranno a turno, soprattutto nel momento della liturgia, per testimoniare cordoglio e vicinanza a Silvio e Veronica, ai nonni della bimba, Daniele ed Elvira, Tino e Franca, gli zii Davide e Roberto con Barbara, Jessica e Matteo.
La famiglia Maiano, circondata da un affetto immenso, ha chiesto alla comunità di poter vivere il proprio dolore nel silenzio della propria casa, a esequie avvenute. Al funerale è prevista la partecipazione dell’assessore alla Salute, Nicoletta Verì, in rappresentanza dell'istituzione Regione.
Dopo l'omelia del parroco, il sindaco Marinelli, che ieri pomeriggio era presente alla camera ardente, rilascerà una breve dichiarazione a nome della famiglia: «Farò diversi ringraziamenti, anche alla cittadinanza per la compostezza con cui ha affrontato questa triste vicenda, rimanendo sempre accanto, seppur a distanza, alla famiglia Maiano, rispettando il loro dolore. È un momento triste e difficile per l'intera nostra comunità».
Non c’è una foto di Giulia, sulla bara. Ma il suo sorriso resterà per sempre scolpito nei cuori di chi l’ha conosciuta e non smetterà mai di amarla. Carla e Albina, amiche di famiglia, escono dalla casa funeraria sorreggendosi l’una all’altra. Cercano conforto a quella disperazione silente. Si sistemano la mascherina ormai intrisa di lacrime e con voce rotta dal pianto trovano la forza di dire: «Giulia era la principessina di casa. Tutte le attenzioni e l’amore erano per lei. Questa è una disgrazia troppo grande, un dolore che non passa mai. Non ci sarà più rassegnazione, Giulia sarà sempre nei nostri cuori».
Giuliana, un’altra amica di famiglia, si poggia le mani sulla bocca, quasi a cercare di fermare, invano, quell'ondata di commozione e lacrime dopo aver pregato per qualche istante davanti alla bara. Esce sul piazzale, cerca aria per respirare e cammina veloce: «Possiamo solo pregare. Solo pregare e possiamo solo piangere, niente altro. Giulia è nata durante la pandemia, non ho fatto in tempo a vederla. Ora è troppo tardi, solo lacrime e preghiere», ripete. E fugge via. La segue Anna, una vicina di casa: «Sono devastata dal dolore, non riesco neppure a parlare. Non ci sono più parole, la piccola ci mancherà tanto».
Le strade di Pianella sono tappezzate dai manifesti di cordoglio degli amministratori, dei condomini e di una autoscuola, con cui ha contatti la famiglia Maiano, che gestisce una nota impresa di pulizie e sanificazione.
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