Manca l’acqua per altri 10 giorni Disagi per oltre 80mila cittadini 

L’Aca estende fino al 10 agosto le interruzioni e le riduzioni idriche in tutta l’area metropolitana Solo a Pescara 18mila utenze interessate. Il direttore Livello: se piove anticipiamo la scadenza

PESCARA. Le interruzioni dell'acqua, inizialmente previste fino a lunedì, sono state estese di un’altra settimana, fino al 10 agosto. Lo comunica l'Aca dopo aver effettuato «ulteriori monitoraggi della distribuzione idrica e dei relativi consumi dell'utenza» nei giorni da bollino rosso, questo fine settimana, in cui la temperatura sfiora i 40 gradi.
I disagi, nella sola provincia di Pescara, riguarderanno oltre 63mila persone, duemila a Francavilla e seimila a San Giovanni teatino, nel Chietino. Sono 18mila i pescaresi, invece, interessati dalla riduzione idrica in programma fino al 10 agosto. Motivo delle nuove restrizioni, il caldo che fa aumentare i consumi dell'acqua mentre, di pari passo, si svuotano i serbatoi posizionati nei 65 Comuni del Pescarese, del Chietino e di parte del Teramano che fanno capo all'azienda consortile acquedottistica territoriale. Le sorgenti da cui le acque defluiscono sono quelle del Gran Sasso e della Maiella, precisamente Tavo (Farindola); Giardino (Popoli, Maiella-Morrone) e Val di Foro (Pretoro).
A Pescara, città che normalmente consuma 750 litri d'acqua al secondo, sono 18mila, come detto, gli abitanti interessati dai cali di pressione che sfiorano il 10% su tutto il territorio cittadino. Le zone maggiormente colpite dall'interruzione idrica dalle 24 alle 6 del mattino, fino al 10 agosto, sono la zona alta di Pescara Colli, strada Colle Scorrano e traverse, strada Colle di Mezzo, aree servite dal serbatoio di Valle Furci. La riduzione prevista è di 35 litri al secondo.
Il provvedimento di estensione, per altri dieci giorni, della sospensione del flusso idrico potrebbe essere revocato o ridimensionato in caso di temporali che andrebbero a rimpinguare le risorse sorgive e a far risalire i livelli di acqua nelle cisterne.
Secondo i meteorologi, le temperature scenderanno già da lunedì con piogge in arrivo dal Nord previste per martedì, particolarmente nelle zone interne ma potrebbe toccare anche il litorale. «Il provvedimento adottato è un'azione preventiva», spiega il direttore tecnico dell'Aca, l'ingegner Lorenzo Livello, «la condizione minima previsionale sulla base degli attuali monitoraggi effettuati. Basterà una giornata di pioggia per riportare la situazione a livelli ottimali perché si andrebbero a ricaricare i serbatoi e risalirebbero i flussi delle sorgenti». «Temporali», prosegue il dirigente Aca, «sono previsti nella nostra regione già da martedì, ciò potrebbe determinare un nuovo ricalcolo delle tabelle o, addirittura, qualora ve ne fosse riscontro, l'annullamento della attuale programmazione».
Con quali criteri sono state selezionate le zone dove chiudere i rubinetti? «Le reti sono interconnesse», spiega Livello, «ci sono delle tubazioni che potrebbero rompersi», a pressioni molto elevate, «quelle di cemento sono più fragili e non si trovano ai Colli» dove invece insistono grovigli di tubature più resistenti. Ma la riduzione del flusso idrico ai Colli, si ripercuote «anche nelle zone centrali della città», rivela il direttore Aca, «che normalmente consuma fino a 750 litri al secondo, con la conseguente riduzione di 30 litri al secondo e una pressione atmosferica da tre a uno».
Il suggerimento più importante che arriva dall'Aca, ma anche dal Comune, è quello di «non sprecare l'acqua», vitale risorsa per ciascuno.
Tra i consigli utili forniti dall'azienda consortile per il risparmio idrico vi è quello di non far scorrere l'acqua mentre ci si lava i denti o si fa la barba; scegliere la doccia per la quale sono necessari 20 litri d'acqua piuttosto che il bagno per il quale ne occorrono 150; lavare le verdure tenendole in ammollo anziché sotto l'acqua corrente. Scongelare gli alimenti all’aria o in una bacinella. L’abitudine di lasciarli sotto il getto d'acqua spreca sei litri al minuto. Inoltre, per annaffiare l’orto o i fiori del terrazzo non è necessario utilizzare acqua potabile. Si può invece adoperare l’acqua già utilizzata per altri scopi, ad esempio per cuocere le verdure. In questo modo si possono risparmiare in un anno circa 6.000 litri d’acqua potabile. Infine, utilizzare la lavatrice e la lavastoviglie a pieno carico: ciò permette di risparmiare, per una famiglia di tre persone, 8.200 litri all’anno.
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