Marcinelle, corona in ricordo dei minatori

Manoppello si ferma per la commemorazione della tragedia del 1956 Il fratello della vittima più giovane: voglio portare le sue spoglie qui

MANOPPELLO. «Voglio portare le spoglie di mio fratello nella cappella gentilizia di Manoppello». E' stata l’esternazione di Agostino Sacco, fratello di Antonio da Cervinana (Avellino) la vittima più giovane, solo 16 anni, della tragedia mineraria di Marcinelle l'8 agosto del 1956. «So che è difficile, ma sono determinato». Ad Antonio Sacco i manoppellesi hanno intitolato la sala delle conferenze del Centro di Accoglienza, in piazza Marcinelle, dove ieri si è svolta parte della commemorazione della Giornata del lavoro e del sacrificio degli italiani nel mondo istituita, in onore delle vittime di Marcinelle, nel 2001 dall'allora ministro Mirko Tremaglia. La giornata si è aperta alle 9 con la deposizione di una corona alla cappella gentilizia di Marcinelle, con la benedizione di padre Domenico Del Signore e l'omaggio floreale della signora Manuvrie, amministratrice del Bois du Cazier, il pozzo dove rimasero intrappolati, dopo l'esplosione, 262 minatori di cui 161 italiani fra cui 63 dalla Val Pescara. Alle 10 in piazza Marcinelle si è svolta la cerimonia di commemorazione con la deposizione di corone sotto la lapide in pietra che ricorda con 262 stellette le vite spezzate di quei minatori e delle loro famiglie. Con il sindaco Gennaro Matarazzo, i presidenti della giunta e del consiglio provinciali Guerino Testa e Giorgio De Luca, hanno partecipato il prefetto Vincenzo D'Antuono, il vice sindaco e presidente del consiglio comunale Lorenzo Esposito e Davide Iezzi, la direttrice provinciale dell'Inail, Paola Durastante e Umberto Coccia, segretario provinciale della Cisl. Parole di ricordo e di richiamo a non dimenticare pronunciate per ribadire il tema centrale del lavoro che ancora oggi non è ancora bene acquisito nei luoghi di lavoro, la sicurezza: quella che era assente nella miniera di Marcinelle. «Marcinelle», ha infatti detto Testa, «rappresenta quello che non deve mai più accadere mai ed è importante sensibilizzare i giovani sui temi della sicurezza. Soprattutto è fondamentale che le imprese non risparmino su questa voce». De Luca invece ha proposto di bandire un concorso letterario e artistico sulla sicurezza intitolato ad Antonio Sacco coinvolgendo la direzione scolastica, per farne acquisire i fondamenti soprattutto ai giovani. Una proposta condivisa dal prefetto che ha manifestato l'intenzione del coinvolgimento delle organizzazioni sindacali. Il tema è tornato centrale nel pomeriggio alla conferenza nella sala Sacco Tutti i volti del Bois du Cazier tenuta da Silvia Di Donato. Durante il convegno è stato ricordato che il Bois du Cazier è stato riconosciuto patrimonio mondiale dell'Unesco. La serata si è conclusa con il concerto di pianoforte e voce con Giacomo Salario e Loredana Di Giovanni. Una giornata intensa programmata sinergicamente da Comune e Provincia e dal nuovo comitato nato a Manoppello "8 agosto 1956" dall’aggregazione di associazioni locali. Altri temi emersi quelli per cui si sta battendo il presidente dell’associazione Vittime di Marcinelle di Lettomanoppello Nino Domenico Di Pietrantonio, come la riapertura delle bare per accertare la presenza dei corpi dei minatori che tutti dicono rimasero seppelliti nella miniera.

Walter Teti

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