Mascherine, in campo con una filiera certificata 

Il milione di esemplari prodotti dalla Fater è il frutto di un lavoro di squadra «Un sistema che non si ferma e riesce a coinvolgere tante realtà abruzzesi»

PESCARA. Confindustria Chieti-Pescara crea una filiera certificata per la produzione di Dispositivi di protezione individuale. La produzione stimata è di un milione di mascherine al mese, da parte della Fater, affiancata da aziende che ne realizzano alcuni componenti, come gli elastici, e ne permettono il confezionamento in speciali ambienti asettici. «Un lavoro di squadra che non si ferma», afferma Marco Belisario, vice presidente di Confindustria Chieti-Pescara. Nell'operazione è coinvolto anche il Politecnico di Milano.
CATENA PRODUTTIVA. Numeri ambiziosi. Secondo le stime di Confindustria, la Fater arriverà a produrre un milione di mascherine al mese. Dietro tale obiettivo, c'è la macchina organizzativa confindustriale che ha messo a sistema le aziende coinvolte, «predisponendo un tavolo di lavoro permanente che ha favorito l’incontro tra imprenditori e l’attivazione di una task force per costituire una filiera produttiva certificata per la produzione di dispositivi di protezione individuale. Un progetto che sta coinvolgendo l’intero sistema "Moda" del territorio, come pure altre aziende attive in settori diversi».
LA CERTIFICAZIONE. «Ognuno di noi è chiamato a fare la propria parte mettendo in campo cuore, buon senso, responsabilità, competenza e tutto quanto si renda necessario per far fronte all’emergenza», dichiara Belisario, «e così, tutti insieme, abbiamo messo in atto un piano d’azione per far sì che la macchina organizzatrice diventasse immediatamente operativa: abbiamo coinvolto Assolombarda, il Politecnico di Milano e un laboratorio accreditato dall’Istituto superiore della sanità, per attivare immediatamente i test di prova e certificare il materiale da utilizzare sull’efficacia di filtrazione batterica, la traspirabilità e il rischio biologico delle mascherine». La certificazione è un passaggio essenziale, che ha consentito di avviare subito la produzione dei Dispositivi di sicurezza. Confindustria annuncia anche la realizzazione, a breve, di altri fondamentali presidi di protezione. «La costituzione di un sistema integrato in rete e la grande disponibilità delle aziende associate hanno fatto il resto», dice Belisario, «ognuno ha messo in campo le proprie competenze, come l'azienda Dinamic Service di Mirko Basilisco».
CLEAN ROOM. «Nel nostro sito produttivo abbiamo una Clean Room, un ambiente asettico e sterile, dove possiamo confezionare in sicurezza le mascherine», spiega Basilisco, «è per questo che mi sono messo in contatto con il commissario per l’emergenza Coronavirus, Domenico Arcuri, e ho provato a unire le forze produttive di varie realtà abruzzesi che fanno parte del sistema Confindustria. Abbiamo, così, attivato una filiera produttiva all’interno di Confindustria Chieti Pescara». «Ringrazio il presidente di Confindustria, Silvano Pagliuca, il direttore, Luigi Di Giosaffatte e le aziende che hanno dato pieno appoggio all’iniziativa», conclude Belisario, in particolare, imprenditori e manager come Nicola Di Marcoberardino della Brioni, Annamaria e Loreto Di Rienzo della Bond Factory, Gabriel Pierre De Cecco della Mario De Cecco Confezioni, Luca Francia della Gea Fashion, Rita Annecchini di Pianeta Formazione, Mirko Basilisco della Dinamic Service, Carmine Cimini della Texol e Giovanni Teodorani Fabbri della Fater. Insieme stiamo dando le migliori risposte per il bene della collettività e dell’intera nazione».
FONDO DI SOLIDARIETÀ. È stato istituito anche un Fondo di solidarietà a sostegno dei presidi ospedalieri di Chieti e di Pescara, con l'avvio di una raccolta fondi nel sistema imprenditoriale, già arrivata a 180 mila euro per sostenere i bisogni delle Asl, di medici, infermieri e pazienti. E' possibile aderire con donazioni sul conto IT17W0760115400000072036247, inserendo la causale “Erogazione Coronavirus tramite Confindustria Chieti Pescara”. (m.p.)
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