Mascia: «È necessario fermare la filovia»

Il sindaco replica al presidente della Gtm Russo: «Spieghi perché i lavori sono così in ritardo»

PESCARA. «Non siamo abituati a fare né guerre personali né battaglie politiche di capriccio, piuttosto siamo abituati a governare con il buon senso e con le regole». Il sindaco Luigi Albore Mascia ha replicato così ieri al presidente della Gtm Michele Russo, che ha minacciato di chiedere i danni al Comune per la decisione del sindaco di non bloccare le strade per consentire di effettuare i lavori di tesatura dei cavi elettrici per la filovia.

«Oggi il buon senso ci dice e dimostra che è impensabile chiudere al traffico tutte le strade di attraversamento della strada-parco per consentire, a un anno dall'annuncio, la tesatura dei fili elettrici della filovia», ha spiegato Mascia, «la zona nord della città conta 29 cantieri, piccoli e grandi, che hanno interdetto alla viabilità 29 strade; sospendere la circolazione in altre strade come via Cadorna o via Cavour, significherebbe la paralisi per la città e non possiamo permetterlo. Le regole ci dicono che tra appena due mesi il Tar si pronuncerà nel merito sul ricorso contro la filovia, dunque ormai, dopo tanto ritardo, non saranno due mesi a danneggiare l'impresa o la Gtm». «Piuttosto», ha proseguito il sindaco, «a questo punto sono io che chiedo al presidente della Gtm Michele Russo di spiegare perché per un anno intero sul cantiere della filovia non si è mosso uno spillo. Un anno fa la Gtm mi ha fatto spostare il mercato rionale, lasciando pensare a un cantiere tanto repentino che a fine 2013 avremmo inaugurato la filovia. Dopo un anno siamo punto e a capo e senza che Gtm o impresa abbiano avvertito la necessità di fornire una benché minima giustificazione sui ritardi. Ritengo che il buon senso, e non le ripicche personali, debba prevalere nella gestione della cosa pubblica e nella tutela del territorio amministrato, e sono certo che quando il presidente Russo avrà letto la nota che gli ho inviato ne comprenderà il senso e ne condividerà il contenuto».

Plaudono alla decisione del sindaco gli ambientalisti e il consigliere di Rifondazione comunista Maurizio Acerbo, che circa un mese fa aveva chiesto alla giunta di sospendere i lavori in attesa del Tar. «La decisione del sindaco di richiedere la sospensione dei lavori della filovia fino al pronunciamento del Tar è cosa buona e giusta», ha affermato, «e corrisponde alle indicazioni contenute nell'ordine del giorno approvato in consiglio nella seduta dello scorso 9 aprile».

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