Montesilvano, transessuale col coltello bloccato con lo spray al peperoncino

Arrestato dai carabinieri per resistenza e porto ingiustificato dell'arma, il giudice gli vieta di uscire da casa di notte

MONTESILVANO. Obbligo di dimora con il vincolo di restare nella propria abitazione dalle 22 alle 7 del mattino. È quanto ha deciso il tribunale monocratico di Pescara nel procedimento per direttissima a carico di un transessuale colombiano di 30 anni - assistito dall'avvocato Pasquale D'Incecco - arrestato ieri notte con l'accusa di resistenza a pubblico ufficiale e porto ingiustificato di oggetti atti ad offendere le persone.

I fatti sono avvenuti ieri notte, intorno alle 2,15, quando alla centrale operativa dei carabinieri è arrivata la telefonata di un uomo, con accento straniero, che segnalava una rapina, in via Torrente Piomba, all'angolo con via Aldo Moro. II militari, arrivati sul posto, hanno notato alcuni transessuali che stavano litigando. Due di loro hanno richiamato l'attenzione dei carabinieri sul transessuale colombiano, già noto per altri fatti, che aveva un bastone tra le mani. Alla vista dei militari, il trentenne colombiano si è avvicinato alla pattuglia invocando aiuto e allo stesso tempo nascondendo un coltello, con la mano sinistra, nei pantaloni. Invitato a consegnare l'arma, il transessuale avrebbe prima negato il possesso del coltello e poi l'avrebbe sfilato, tentando la fuga a piedi nella pineta. Dopo che è stato raggiunto dai militari, il transessuale ha cercato di allontanare i carabinieri brandendo il coltello. I militari, servendosi dello spray al peperoncino, sono però riusciti a immobilizzarlo arrestarlo. Il processo è stato fissato per il 13 novembre.