la bimba ritrovata

Montorio, la gioia della madre di Katia: «Nel mio cuore sapevo che era viva»

Elisabetta rompe il silenzio e racconta l’angoscia e il sollievo «Ha chiesto subito della sorellina. Ora è tornata a sorridere»

MONTORIO. «Voglio dire grazie». Con voce tremante e commossa Elisabetta, la giovane mamma della piccola Katia, ha rotto il ghiaccio che l’aveva avvolta dal pomeriggio di ieri quando aveva perso le tracce della figlia. «Voglio ringraziare tutti quelli che hanno partecipato alle ricerche. Diego che l’ha trovata e voglio dire grazie al sindaco che non ci ha abbandonati mai da ieri sera. Grazie a tutti». Una lunga pausa di silenzio e ancora: «Meno male che l’abbiamo trovata. In cuor mio», ha confessato la giovane donna che si era chiusa in un silenzio assordante, «sapevo che era viva. Ed è stato così. Ora la bimba sta benissimo. In questo momento con lei in ospedale c’è mia sorella. E’ tornata a sorridere e ha mangiato in ospedale, dove è rimasta per precauzione».

leggi anche: Montorio, sta bene la bimba perduta nel bosco, la gioia di soccorritori e paesani Dopo 16 ore di ricerche la fine di un incubo: alle 11,30 un volontario della Croce Bianca e il barista di Montorio hanno trovato Katia dietro a una siepe, a 800 metri dal paese, la frazione di Cusciano. La bimba stava bene e aveva piegato il vestitino come fa prima di andare a letto. Forse a causa del sonno profondo non aveva sentito le grida dei soccorritori che la chiamavano dalla notte prima. Presa in braccio dal padre, è stata accompagnata per accertamenti all'ospedale Mazzini di Teramo

Elisabetta, che si era unita inizialmente alle ricerche con i volontari nelle prime ore, è ancora incredula e tra le lacrime si lascia sfuggire ancora un «grazie. Katia è piccola, non parla molto, ma la prima cosa che ha detto è stata chiamare Melissa, la sua sorellina». E poi ha chiamato mamma e papà, che ha potuto riabbracciare dopo una lunghissima notte passata sola all’aperto.

Il papà Ben, che forse è ancora frastornato dalle ore di tensione e dal lungo viaggio di ritorno dalla Romania che lo ha visto rientrare a Cusciano solo in nottata a scomparsa avvenuta, preferisce non parlare. Anche lui è visibilmente commosso. Mentre con la voce ancora tremula parla lo zio Viorel, fratello di Ben, raggiunto dalla notizia della scomparsa nel tardo pomeriggio di ieri mentre anche lui stava rientrando dalla Romania con la sua famiglia.

Viorel, che vive a Montorio, non ha parole: «Più contenti di così non si può. Io che ho tre figli posso capire cosa significa. Ma è andata bene, grazie ai volontari che l'hanno cercata tanto e l'hanno trovata, alla fine ».

Catia Di Luigi

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