Morosini, la Digos interroga i primi testimoniIl 118 consegna aglia agenti due defibrillatori

Ascoltato anche l'infermiere che ha partecipato ai primi soccorsi in campo. Agenti anche in ospedale per acquisire documentazione

PESCARA. Due defibrillatori, quelllo portato in campo dal volontario della Misericordia e quello presente nell'ambulanza che ha portato Piermario Morosini all'ospedale di Pescara, al centro delle indagini della Digos sulla morte del centrocampista del Livorno. I due macchinari sono stati consegnati agli investigatori dai soccorritori. La Digos, per ricostruire l'accaduto, è stata anche all'ospedale civile di Pescara per acquisire varia documentazione, ritenuta importante ai fini delle indagini.

Intanto la Digos di Pescara ha iniziato ad ascoltare i primi testimoni della vicenda sulla morte, allo stadio Adriatico, del centrocampista del Livorno Piermario Morosini. Gli investigatori in questi giorni hanno compilato la lista di tutti coloro che avevano responsabilità o che erano presenti sul campo e fuori e che sono entrati a vario titolo nell'indagine preliminare. L'audizione dei testimoni va di pari passo con l'acquisizione di documenti e cartelle cliniche dello sfortunato giocatore, ed è solo ai primi passi.

I funzionari della Digos della Questura di Pescara che indagano sulla morte di Piermario Morosini hanno ascoltato questa mattina M.D.F., l'infermiere del 118 e volontario della Misericordia che aveva partecipato ai primi soccorsi in campo al giocatore livornese. L'uomo nel colloquio con gli inquirenti avrebbe confermato le dichiarazioni rilasciate nelle ore seguenti l'incidente anche ad alcuni organi di stampa.

Da quanto si apprende, nelle prossime ore saranno invece ascoltati dalla Digos pescarese, il medico sociale del Pescara Calcio, Ernesto Sabatini, e il massaggiatore e fisioterapista della società adriatica, Claudio D'Arcangelo che fu il primo a soccorrere Morosini in campo.
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