Mozione bocciata per il fiume Foro il comitato insorge

Non passa la proposta per tutelare il corso dai rifiuti Storto: auspichiamo che il Comune si ravveda

FRANCAVILLA. Il comitato Salviamo il fiume Foro insorge per la bocciatura in consiglio comunale della mozione presentata dell’opposizione per tutelare il fiume dall’inquinamento. L’argine nord del Foro, che corre per un tratto sul territorio di Francavilla, è ridotto a vera e propria discarica a cielo aperto per la gran quantità di rifiuti di ogni genere, che vengono abbandonati abusivamente da anni da persone senza scrupoli. Parzialmente coperti dai rovi e dalla fitta vegetazione spontanea che costeggia il fiume, si trovano vecchi pneumatici, parafanghi di auto, insegne commerciali, componenti elettronici, sacchi di macerie e rifiuti edili, lana di vetro, parti di televisori, forni a microonde, frigoriferi, materassi, divani, poltrone e pattume vario. Su sollecitazione del residenti della zona, esasperati da tanto degrado, il problema era stato sollevato per la prima volta in consiglio, qualche settimana fa, dal capogruppo di minoranza Stefano Di Renzo (Democratici per Francavilla). Il consigliere, nell’ultima seduta di venerdì scorso, ha proposto una mozione per impegnare l’amministrazione a fare qualcosa di concreto per salvaguardare il Foro dall’inquinamento, mediante controlli mirati dei vigili urbani, vigilanza del Wwf e videoriprese. La mozione, però, è stata bocciata dalla maggioranza del sindaco Antonio Luciani, con gran disappunto del comitato Salviamo il Foro, che il giorno seguente come precedentemente programmato, ha effettuato un nuovo sopralluogo lungo l’argine del Foro, insieme ad alcuni esperti, per documentare la grave situazione. «Quanto accaduto è incredibile. Si continua ad aggirare il problema senza affrontarlo, giocando sulle competenze», afferma Rocco Storto del movimento Aria Nuova che ha aderito al comitato Salviamo il Foro. «Quella dell’amministrazione è stata solo una presa d’atto: l’assessore all’Ambiente, Pina Rosato, ha rimandato la competenza alla Regione, sollecitando la collaborazione di un’associazione del Foro per fare opera di sensibilizzazione. Ma i provvedimenti del Comune quali sono? Avremmo voluto un risultato diverso. La nostra azione punta a dare un contributo per risolvere il problema: le strumentalizzazioni politiche non ci interessano. Auspichiamo che l’amministrazione si ravveda, anche perché i consiglieri ambientalisti devono esserlo anche di fatto e non solo a parole».

«In seguito alla bocciatura della mozione non ci saranno telecamere a dissuadere coloro che hanno intenzione di disfarsi di amianto e altri inquinanti sulle sponde del Foro, non ci saranno ronde da parte delle guardie ecologiche del Wwf, non ci saranno controlli da parte della polizia municipale», commenta Di Renzo. «Ma, cosa gravissima, non si è concesso il confronto democratico in consiglio comunale su di un tema tanto importante riguardante la salute pubblica; sembra di vivere in un’altra epoca. E pensare», aggiunge il capogruppo dei Democratici per Francavilla, «che per essere presente in consiglio e poter discutere l’argomento ho rinunciato all'intervento programmato, e che avrei dovuto tenere alla stazione Leopolda di Firenze, nel corso dell’iniziativa di Matteo Renzi Viva l'Italia viva».

Giuseppina Gherardi

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