Multa ritirata al questore M5S al processo del vigile

Parlamentari e consiglieri annunciano un sit-in per domani in tribunale «Vogliamo difendere l’agente della municipale che ha fatto il proprio dovere»

PESCARA. Si terrà domani mattina la prima udienza del processo ad Angelo Volpe, l’agente della polizia municipale che avrebbe comminato 3 anni fa una multa al questore Paolo Passamonti. Multa che non sarebbe stata mai pagata. Quel vigile ora si deve difendere dall’accusa di violazione di segreti d’ufficio. Il Movimento 5 Stelle ha deciso di mobilitarsi per difendere l’agente e ha organizzato per domani, alle 9, davanti al tribunale un presidio con i parlamentari abruzzesi e i consiglieri regionali e comunali.

I 5 Stelle vogliono che si faccia chiarezza su questa vicenda, a loro dire, oscura. I deputati Colletti, Vacca e Del Grosso hanno presentato un anno fa circa un’interpellanza al ministro dell’Interno su questa vicenda, senza però ottenere alcuna risposta. Lo stesso hanno fatto la settimana scorsa i consiglieri in Comune Enrica Sabatini, Erika Alessandrini e Massimiliano Di Pillo, ma l’interrogazione non è stata ancora discussa perché nell’ultima seduta il presidente del consiglio comunale ha ritenuto che non fosse così urgente affrontare il caso in aula.

Questa è una vicenda che si trascina da quasi tre anni. Sono state aperte ben due inchieste della magistratura, una per l’accertamento dei fatti, per la quale sarebbe stata richiesta l’archiviazione. E l’altra è quella finita con un rinvio a giudizio del vigile urbano che, secondo l’accusa, avrebbe rivelato i particolari di questa storia.

Il fatto risale all’8 dicembre del 2011. In quel giorno la polizia municipale avrebbe multato e rimosso quattro auto in via Galilei. Una di queste, parcheggiata in uno spazio riservato alla fermata dei bus, sarebbe stata di proprietà del questore. La sua vettura sarebbe stata rimossa e trasportata al deposito della polizia municipale. Secondo la ricostruzione effettuata all’epoca dagli organi di informazione e ripresa nelle interrogazioni dei 5 Stelle, il questore sarebbe stato autorizzato a riprendere possesso della sua auto senza corrispondere alcun importo, né per la multa, né per le spese di rimozione. «La contravvenzione, tra l’altro», scrivono i consiglieri nell’interrogazione, «non risulterebbe ad oggi essere mai stata riportata nel libro mastro dei verbali dei vigili». Il questore, da parte sua, ha sempre negato di aver ricevuto una multa. «Noi vogliamo sapere di più di questa vicenda, chiediamo trasparenza», ha detto ieri il consigliere regionale Domenico Pettinari. «Sembra che ci sia un accanimento nei confronti del vigile per la velocità della procedura», ha fatto notare Gianluca Vacca.

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