popoli, apertura prevista a primavera 

Museo dei motori nel nome di D’Ascanio

POPOLI. È prevista in primavera l’apertura del museo comunale dei motori. Sorgerà nel settecentesco Palazzo Villa (ex Muzii), nella centrale via Garibaldi, e ospiterà una mostra dedicata all’ingegner...

POPOLI. È prevista in primavera l’apertura del museo comunale dei motori. Sorgerà nel settecentesco Palazzo Villa (ex Muzii), nella centrale via Garibaldi, e ospiterà una mostra dedicata all’ingegner Corradino D’Ascanio, oltre ad alcune vespe storiche messe a disposizione dai numerosi collezionisti popolesi, le ali di legno e le piume utilizzate durante uno dei primi voli a Capo Pescara, oggetti, cimeli e documenti appartenuti all’inventore dell’elicottero e della vespa.
Uno dei piani (due rialzati e un pianterreno) sarà dedicato alla cronoscolata delle Svolte di Popoli. Lo annuncia il sindaco Dino Santoro che sta premendo sull’acceleratore per gli interventi di riqualificazione avviati un anno fa, dell’immobile del Comune con i vincoli dei Beni culturali. La facciata esterna è transennata per gli interventi strutturali, mentre dentro i lavori sono in dirittura d’arrivo.
«Stiamo completando l’impiantistica elettrica e idraulica e dei riscaldamenti. Le opere in muratura interna sono quasi terminate, mancano i rivestimenti strutturali e la pavimentazione», spiega il sindaco che ha incassato la vittoria del riconoscimento di “Popoli, città europea dei motori”. «Auspichiamo di aprire il museo per Pasqua o comunque in primavera». Uno dei piani dello storico edificio ospiterà, appunto, i cimeli appartenuti a Corradino D’Ascanio, attualmente custoditi in luoghi protetti. Il sindaco della città, che presumibilmente cambierà denominazione, da Popoli a Città di Popoli Terme, (lo deciderà un referendum popolare) svela che «la città conta 350 appassionati di vespe» e che nel nascente museo «si potranno ammirare alcuni pezzi storici insieme alle ali di legno con le quali D’Ascanio provò i primi voli sulle colline di Capo Pescara».
In mostra anche «i 21 pannelli, costati 13mila euro, che raffigurano tutta la storia e l’operatività» del genio popolese «attualmente conservati nella sala polivalente comunale della Gran Guizza». «Nella città delle Svolte e di Corradino D’Ascanio, che punta a diventare un polo attrattivo economico e turistico anche per la sua grande risorsa, le acque, non poteva mancare un luogo di cultura dedicato ai motori», conclude il sindaco che sta pensando anche al nome da dare al museo. (c.co.)