Pronto soccorso di Pescara (foto d'archivio)

PESCARA

Niente guardia medica, in 80 in fila al Pronto soccorso: "Costretto ad andare a Popoli"

L'avventura vissuta di primo mattino da un paziente diventa denuncia sui social. Domani la manifestazione di protesta indetta dalla Cgil

PESCARA. Niente visite alla guardia medica e di conseguenza Pronto soccorso con pazienti in attesa, al punto che alcuni sono costretti a raggiungere altri ospedali lontani. Storia di una domenica mattina da tregenda allo  Spirito Santo che vede per "vittima" un uomo di Pescara che denuncia la sua avventura e testimonianza.

In un primo momento la denuncia è stata attribuita al consigliere regionale Blasioli con cui in realtà il paziente di Pescara condivide solo il cognome.

Alle 7,24 Luigi Blasioli, avendo necessità di assistenza, racconta che da Pescara è stato costretto ad andare al Pronto soccorso di Popoli perché in quello di Pescara alle 6 del mattino "c'era un'affluenza pari a 80 persone". "Siamo alla foillia", aggiunge. Che trova anche una possibile causa ai disagi nel servizio mancato della guardia medica, un servizio che dovrebbe fare da filtro agli accessi al Pronto soccorso. "La guardia medica di Pescara non riceve più dopo Covid", scrive evidentemente dopo esserci passato per ricevere assistenza. Una denuncia che avrà un seguito e che farà parte della manifestazione di protesta contro i disservizi del Pronto soccorso organizzata per domani dalla Cgil Sanità.

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