Nomi delle strade, scontro in aula

Oggi in consiglio le mozioni per dedicare le vie ad Almirante, Berlinguer e Gaspari

PESCARA. Due mozioni per intitolare nuove strade a politici illustri rischiano di far litigare i consiglieri di centrodestra e centrosinistra. Stamattina, la Lista Teodoro presenterà in consiglio comunale la richiesta di intitolare due vie all’ex segretario del Pci Enrico Berlinguer e all’ex ministro Dc Remo Gaspari. Ma nella stessa seduta si esaminerà anche un’altra proposta, quella del vice capogruppo di Forza Italia Vincenzo D’Incecco per denominare una via o una piazza all’ex segretario dell’Msi Giorgio Almirante.

L’anno scorso lo stesso tentativo era stato fatto dal consigliere Riccardo Padovano per intitolare una strada all’ex segretario del Psi Bettino Craxi, ma la proposta era stata ritirata con la promessa che la proposta sarebbe stata ripresentata dopo la nomina di un’apposita commissione per valutare i nomi delle vie.

Quella commissione non è stata mai costituita e sull’argomento continua a decidere la giunta, così come stabilisce lo statuto.

Le due mozioni, tuttavia, rischiano di riaccendere vecchie rivalità politiche che sembravano sopite con il tramonto delle ideologie. Oggi in aula potrebbero riemergere antiche contrapposizioni tra destra e sinistra. Tutto questo per la nomina di alcune strade di Pescara.

Ma i proponenti sembrano convinti a dare battaglia per far passare le loro proposte. I consiglieri della Lista Teodoro Piernicola Teodoro e Massimiliano Pignoli ricordano, in proposito, che Remo Gaspari ed Enrico Berlinguer «hanno rappresentanto per la collettività italiana da sempre un punto di riferimento politico e legislativo, negli anni in cui hanno ricoperto cariche istituzionali ai più alti livelli».

Dello stesso tenore la mozione presentata dal vice capogruppo di Forza Italia. «L’impegno politico di Almirante», ha scritto D’Incecco, «è stato caratterizzato da un’intensa attività parlamentare e da una costante presenza sull’intero territorio nazionale a sostegno delle tesi sulla nuova Repubblica per la formazione dello stato etico contro ogni forma di clientelismo e di partitocrazia».

«Tra le tante battaglie parlamentari», ha fatto presente il vice capogruppo, «memorabile è quella in difesa dell’italianità di Trieste e delle terre del confine orientale, per una vita politica in nome e per conto del popolo italiano, per la difesa della famiglia, della patria e per la tanto ricercata pacificazione nazionale».(a.ben.)

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