l’assessore marchegiani replica a rapposelli (forza italia)

«Non ci sono opere dimenticate al museo Cascella»

PESCARA. «Il consigliere di Forza Italia Fabrizio Rapposelli accusa me e il sindaco di sperperare denaro per illuminare l'esterno del museo civico Cascella, mentre al suo interno una decina di opere...

PESCARA. «Il consigliere di Forza Italia Fabrizio Rapposelli accusa me e il sindaco di sperperare denaro per illuminare l'esterno del museo civico Cascella, mentre al suo interno una decina di opere sarebbero abbandonate in uno scantinato. Il consigliere non sa di cosa parla. Le opere sono depositate in locali ovviamente chiusi, ma accessibili (al piano terra e al primo) e sono in attesa di restauro». È quanto ha detto l’assessore ai musei Paola Marchegiani, replicando alle accuse lanciate da Rapposelli domenica scorsa.

«Per l’opera più particolare, “Genio dei campi”, ceramica realizzata a sei mani da Andrea, da Pietro Cascella e dalla sua prima moglie Annamaria Sforza», ha affermato l’assessore, «ho verificato positivamente la disponibilità del figlio, maestro Tommaso Cascella, ad effettuare il restauro. Un'altra opera sarà affidata al Fai, il Fondo per l'ambiente italiano. Ci stiamo muovendo».

«Quanto al progetto per l'illuminazione esterna del museo», ha proseguito la Marchegiani, «Rapposelli lo include tra le cose ordinarie. Non è così. Oggi alcuni faretti tradizionali illuminano in modo anonimo e insufficiente l'edificio, peraltro con elevato consumo energetico. L'intento del progetto è quello di creare un sistema di illuminazione a basso consumo che, in un contesto urbano che tende a marginalizzarlo, dia all'edificio la personalità che merita».

«In un museo», ha fatto presente, «il rapporto tra il contenuto (le opere), il contenitore (l'architettura) e l'illuminazione dello stesso non può essere banale. Per questo ho coinvolto una scuola di alta formazione, l'Accademia delle belle arti dell'Aquila che, con gratuità, offrirà le competenze di docenti in scenografia, scenotecnica e illuminotecnica, nonché la creatività dei giovani studenti, per dare al museo l'evidenza e la centralità che merita».

«E qui chiarisco quanto non avrei voluto evidenziare», ha precisato l’assessore, «i “ben 8mila euro” che spenderemmo sono attinti da un fondo creato con l'accantonamento del 20% della mia indennità di assessore. Sono una mia piccola, davvero piccola, donazione alla città e ho chiesto di destinarli in parte all'illuminazione esterna del museo, in parte all’acquisto di materiali utili alla realizzazione di un percorso su Pietro Cascella e all'acquisto di un proiettore ad alta definizione per il museo Colonna».

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