Non paghi le tasse? Lavora per il Comune

Ordine del giorno dei 5 Stelle apre le porte al baratto amministrativo: chi non ha soldi per le imposte pulirà strade e parchi

PESCARA. Chi non ce la fa a pagare le tasse avrà presto la possibilità di mettersi in regola. In che modo? Lavorando per il Comune. Questo sistema di scambio in grado di estinguere i debiti dei meno abbienti si chiama baratto amministrativo e, forse, verrà presto introdotto a Pescara. Nei giorni scorsi, il consiglio comunale ha approvato, con i voti di maggioranza e opposizione, un ordine del giorno del Movimento 5 Stelle che apre le porte a un futuro provvedimento per regolamentare questo meccanismo rivoluzionario già adottato da alcuni piccoli Comuni italiani, tra cui quello di Tollo. Tra l’altro, proprio ieri l’assessore Adelchi Sulpizio, che ha ricevuto tra le nuove deleghe anche quella al baratto amministrativo, ha detto di essere d’accordo a recepire l’articolo 24 della legge Sblocca Italia. Questo regolamenta i rapporti di scambio tra cittadini e Comuni.

I 5 Stelle, comunque, non hanno perso tempo. La capogruppo Enrica Sabatini e la consigliera Erika Alessandrini hanno già preparato una proposta di delibera e una bozza di regolamento per introdurre al più presto questo sistema. «Non c’è tempo da perdere», dice la Alessandrini, «l’amministrazione comunale è lenta e poco efficiente e finora ha dimostrato di conoscere un solo modo di risolvere i problemi, aumentando le tasse al massimo per tutti».

«La nostra proposta determinerà molteplici vantaggi, sia per il Comune, che per i cittadini», afferma la Sabatini, «da una parte, il Comune potrà contare su una nuova forza lavoro che, ad oggi, non sarebbe possibile in altro modo, viste le assunzioni bloccate e la scarsa disponibilità di risorse economiche degli enti locali». Il Comune inoltre, a detta della capogruppo dei 5 Stelle, otterrà una prestazione lavorativa invece di dover iscrivere in bilancio nuovi crediti che potrebbero diventare inesigibili. In questo modo, i cittadini in difficoltà economiche che non riescono a pagare le tasse, avranno l’opportunità di ricevere uno sconto o, addirittura, di essere esentati dal versamento. Verranno indicati in seguito i tributi per i quali sarà possibile ricorrere al baratto amministrativo. Forse, saranno la Tari, la Tasi e l’Imu.

«Il sistema del baratto amministrativo», fa notare la Sabatini, «è un’opportunità economica, sociale e culturale. I cittadini che vogliono pagare, ma non hanno la possibilità di farlo, non dovranno più vivere la pesante condizione che li fa sentire evasori obbligati, ma potranno onorare con dignità i propri doveri lavorando e regolarizzando così la propria posizione debitoria, senza dover finire nell’elenco dei morosi». La bozza di regolamento predisposta dai 5 Stelle annovera 19 articoli. Il 4 fissa i requisiti per l’attivazione degli interventi. I cittadini che intendono svolgere servizi devono, ovviamente, essere residenti a Pescara e maggiorenni. Il successivo, il 5, indica invece gli interventi che dovranno essere realizzati per estinguere i propri debiti con l’ente. L’elenco prevede il recupero di spazi pubblici o edifici in disuso o degradati; la manutenzione, lo sfalcio, la pulizia delle aree verdi, parchi pubblico e aiuole. E poi ancora: sfalcio e pulizia dei cigli delle strade comunali; pulizia di strade, piazze, marciapiedi e altre pertinenze stradali; pulizia dei locali di proprietà comunale; lavori di piccola manutenzione degli edifici scolastici e dei centri civici; la manutenzione di aree giochi per bambini e dell’arredo urbano.

I cittadini interessati dovranno presentare le richieste corredate da autocertificazione con indicato il reddito Isee. Potranno presentarle anche gruppi di cittadini e associazioni legalmente riconosciute. Certamente, si dovrà attendere l’approvazione del regolamento prima di presentare le domande. Le proposte di collaborazione verranno poi vagliate dalla giunta. In caso di esito favorevole dell’istruttoria, l’iter amministrativo si concluderà con la sottoscrizione del patto di collaborazione. ©RIPRODUZIONE RISERVATA