«Non sono aumenti da capogiro»

Caro-tombe, domani entra Fidia: Balducci replica ad Acerbo

PESCARA. Diciotto milioni, tanto risparmierà il Comune rinunciando alla gestione dei cimiteri. Grazie a un project financing gli oneri della gestione passano, da domani, alla società Fidia, composta dalle imprese Delta Costruzioni e De Cesaris. Per l’assessore Balducci è la scelta migliore, ma non definitiva: «Tra dieci anni il Comune rientrerà in possesso dei due cimiteri. Nel frattempo gli investimenti privati solleveranno l’amministrazione da un’onere troppo gravoso». La sfida è di rendere i cimiteri cittadini più fruibili, rinnovando le strutture ormai inadeguate di Colle Madonna e San Silvestro. Tra le questioni più urgenti quella dell’ampliamento dei plessi.

«Per San Silvestro», dice l’assessore, «la società concessionaria ha già acquistato un ettaro di terreno su cui realizzare 300 nuovi loculi che entreranno in possesso del Comune a fine concessione insieme a tutti gli eventuali lavori di ammodernamento». I nuovi loculi sono complessivamente 800 se si contano anche quelli che saranno costruiti a Colle Madonna. A fronte dell’investimento (9.723.789 euro per il cimitero di San Silvestro e 8.360.222 euro per Colle Madonna), la Fidia ha però disposto un aumento delle tariffe cimiteriali. «Non è un aumento da capogiro», dice Balducci, «un loculo che prima costava 1400 euro, ne costerà 1800. I prezzi sono stati incrementati a seguito di un confronto con quelli di altre città simili a Pescara, come Formia, Messina, Jesi, Prato e Siena».

Secondo i dati forniti dall’assessore inoltre le tariffe sarebbero state aggiornate anche senza il project financing. «In questo caso», dice, «l’incremento sarebbe stato del 51 per cento rispetto alle tariffe del ’91 e del 21 per cento rispetto all’adeguamento del ’97». Alle critiche del deputato di Rifondazione Comunista Maurizio Acerbo, che ieri ha evidenziato come l’aggiornamento delle tariffe vada a scapito dei più poveri, Balducci risponde con documenti che attestano come il Comune si sia fatto riservare 1000 buoni complessivi, da 250 euro l’uno, destinati alle famiglie più indigenti. «Le operazioni di inumazione ed esumazione in campo comune», sottolinea, «saranno inoltre gratuite per tutte le famiglie cui sia stato riconosciuto lo stato di indigenza o per quelle bisognose. Chi rientra in queste categorie potrà poi usufruire per i propri defunti di loculi gratuiti in quarta e quinta fila. Sono tutte garanzie che prima non esistevano».